Proseguono i controlli straordinari disposti congiuntamente dai Carabinieri della Compagnia di Benevento e dalla Polizia Locale per monitorare la movida cittadina.
Nella serata di ieri i militari sono intervenuti in un agriturismo del territorio comunale, dove era stata organizzata una festa con oltre 300 partecipanti e la presenza di due DJ. L’evento, pubblicizzato anche sui social, è risultato privo delle necessarie autorizzazioni amministrative e della documentazione relativa alle misure di sicurezza previste per le manifestazioni pubbliche.
Durante l’ispezione sono emerse ulteriori gravi irregolarità: la presenza di un lavoratore minorenne impiegato “in nero”, l’assenza di formazione e visite mediche obbligatorie per i dipendenti e carenze in materia di sicurezza sul lavoro. Contestualmente, personale dell’ASL ha disposto la cessazione immediata dell’attività di ristorazione per gravi carenze igienico-sanitarie, sequestrando oltre 50 chili di prodotti alimentari privi di tracciabilità.
L’intera area di circa 600 metri quadrati, comprese attrezzature e impianti utilizzati (casse acustiche, consolle digitale, luci e bancone per la mescita di bevande), è stata sottoposta a sequestro preventivo. La titolare dell’agriturismo e due organizzatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Benevento.
Nel corso delle operazioni i Carabinieri hanno anche eseguito una perquisizione nell’abitazione di un 22enne egiziano che, alla vista dei militari, ha tentato di disfarsi di un involucro lanciandolo dalla finestra. All’interno è stato rinvenuto un pugnale da caccia con lama di 20 cm e manico di 13, immediatamente sequestrato. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva di armi.
Sempre durante i controlli, un 26enne del posto è stato trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish e segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Le attività di monitoraggio della movida da parte delle forze dell’ordine proseguiranno nelle prossime settimane per garantire sicurezza pubblica, salute dei cittadini e tutela dei diritti dei lavoratori.
Si ricorda che le persone sottoposte a indagini sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.