Cresce la preoccupazione tra il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa circondariale di Benevento per la possibile presenza di detenuti affetti da scabbia. A raccogliere l’allarme è il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE).
“Nessun allarmismo – spiega Giuseppe Cimino, segretario nazionale del SAPPE – ma ci risulta che siano stati riscontrati alcuni casi di scabbia tra i detenuti. Al momento la situazione è sotto controllo, ma chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria e alle istituzioni competenti di attivare tutte le procedure sanitarie previste, al fine di tutelare sia i lavoratori che le persone private della libertà, limitando il rischio di contagio.”
A farsi portavoce dell’allarme è anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “A Benevento, come in molte carceri italiane, la Polizia Penitenziaria è l’unica presenza dello Stato a fronteggiare l’emergenza sovraffollamento. Oltre al danno, però, c’è anche la beffa: gli agenti sono gli unici realmente esposti al rischio di contrarre malattie come HIV, tubercolosi, meningite, scabbia e altre patologie che si credevano ormai debellate in Italia.”
Capece lancia dunque un appello urgente ai vertici nazionali, regionali e locali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché vengano disposti accertamenti tempestivi e, se necessario, avviate tutte le misure di profilassi non solo per il personale in servizio, ma anche per gli altri detenuti.
“La questione sanitaria nelle carceri – conclude – è estremamente problematica, sia per i minori che per gli adulti. Il personale penitenziario è costantemente esposto a rischi per la propria salute e sicurezza. È indispensabile intervenire subito.”