Alla Rocca dei Rettori presentato il progetto TRAME acroninmo che sta per Tecniche, Risorse, Artistiche, Multidisciplinari ed Educative. Una idea portata avanti dalla Cooperativa Immaginaria, in partenariato con Nuova Destinazione d’Uso e finanziata con il contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e patrocinata dalla Provincia di Benevento con un budget di 140mila euro e che ha come obiettivo quello di contrastare la povertà educativa rivolgendosi particolarmente a ragazzi in età scolare dagli 11 ai 17 anni.
Un tentativo senza dubbio pregevole di contribuire alla riscoperta dei luoghi d’origine, dal punto di vista delle attrazioni materiali, immateriali e naturalistiche, che contraddistinguono le realtà dei ragazzi stessi e che essi spesso ignorano. E quindi al Triggio di Benevento piuttosto che a Sant’Angelo a Cupolo, piuttosto che a San Nazzaro, TRAME intende provare a scardinare quel senso di apatia che contribuisce ad alimentare nei ragazzi la voglia di abbandono delle proprie terre natie e al contrario indurre alla riscoperta di quei topoi attraverso iniziative ludiche e non solo. Giampaolo Vicerè è tra i coordinatori di TRAME insieme a Gianpaolo Iannace, Claudio D’Agostino, Flavia Iori e Valentina Leone. A lui abbiamo chiesto circa la ratio di questo progetto
