A Benevento, tra le pareti dello Studio d’Arte Marianna Rauso, si è aperta la mostra “Con le mani”, un omaggio vibrante e toccante a Mario Rauso: artista, uomo, testimone silenzioso di un’arte che non si arrende mai.
Una scelta radicale ha segnato l’ultimo tratto della sua produzione pittorica: abbandonare pennelli, spatole, ogni mediazione tecnica — per affidarsi unicamente alle proprie mani. Mani nude, vive, consapevoli. Strumento diretto del sentire, del pensiero, della memoria.
La malattia, presenza silenziosa ma imponente, non ha limitato la sua espressione. Al contrario, ne ha accentuato la profondità. Le tele diventano così gesti concreti, tracce del suo passaggio terreno, forme che emergono dal contatto fisico con la materia, senza filtri, senza distanza.
Un flusso creativo puro, istintivo, alimentato da emozioni che si depositano sul colore come respiro sul vetro: effimere ma indelebili. Le opere in mostra restituiscono un viaggio silenzioso, intimo, che l’artista compie e invita il visitatore a condividere. Non c’è rumore, solo ascolto. Non c’è esibizione, solo verità.
Ad amplificare questa esperienza sensoriale, la composizione originale “Blu Flux 26082025BN – Rauso in the Sky”, del sound artist internazionale Vanni Miele, che intreccia paesaggi sonori alle tele, creando una risonanza emozionale potente e raffinata.
A curare il progetto espositivo è la figlia, Marianna Rauso, custode amorevole di un’eredità non solo artistica, ma profondamente umana. Grazie al suo impegno, l’opera del padre continua a dialogare con il pubblico, a vivere, a generare bellezza anche oltre i confini della città di Benevento.
“Con le mani” è molto più di una mostra: è un gesto d’amore. Un tributo alla forza dell’arte che nasce dal dolore ma non vi si piega. Un testamento di autenticità che resta vivo sulle tele, nelle emozioni, negli sguardi di chi osserva.
