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Eav, Perifano: “Situazione preoccupante, all’impegno dei sindacati si aggiunga quello delle istituzioni”

Eav, Perifano: “Situazione preoccupante, all’impegno dei sindacati si aggiunga quello delle istituzioni”

28 Ottobre 2021 | by Anna Liguori
Eav, Perifano: “Situazione preoccupante, all’impegno dei sindacati si aggiunga quello delle istituzioni”
Politica
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“Desta molta preoccupazione la situazione determinatasi a seguito della interruzione del trasporto ferroviario lungo la linea Benevento-Cancello. Sembra paradossale che nel mentre costituisce motivo di continuo vanto l’attivazione di nuovi collegamenti ferroviari verso Roma, diventa sempre più problematico raggiungere Napoli, e ciò con gravi disagi per i numerosi pendolari che per motivi di lavoro o di studio devono recarsi nel capoluogo regionale. Aggiungasi ora, per completare il quadro, che molti lavoratori dell’EAV, a causa della ridetta sospensione della linea, sono soggetti a procedure di trasferimento fuori provincia, con inevitabili negative conseguenze per le ordinarie esigenze personali e familiari, e con il concreto rischio che diventi irreversibile il depauperamento di personale in servizio a Benevento“.

Così in una nota stampa Luigi Diego Perifano, portavoce di ‘Alternativa per Benevento’ al Consiglio Comunale.

I sindacati – prosegue – hanno già fatto sentire la propria voce, ma occorre anche un deciso intervento delle Istituzioni per evitare che la lotta dei lavoratori resti isolata. E’ dunque auspicabile che il Sindaco di Benevento assuma, con la necessaria sollecitudine, contatti diretti con la gestione EAV, società di proprietà della Regione Campania, per tutelare le istanze del territorio e sollecitare un confronto con le rappresentanze sindacali che muova dalla verifica di tutte le possibilità di utilizzo alternativo del personale a rischio trasferimento“.

“Le problematiche legate al mondo del lavoro – conclude Luigi Diego Perifano – possono e debbono ricevere attenzione prioritaria nell’ambito dell’operato amministrativo, specie quando si tratta di difendere con le unghie e con i denti il nostro già debole insediamento occupazionale”.

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