Lombardi e il suo governo di solidarietà provinciale ma senza Forza Italia. A conti fatti al sindaco di Faicchio la cosa sta più che bene perchè non è il portato della qualità politica che gli sta a cuore bensì la stabilità che gli consente di evitare di vestire i panni del despota e gli consegna un governo di larghe intese su cui basare la fase finale della sua avventurea alla Rocca.
Parasdossalmente, la mattinata di ioeri consegna a Lombardi la conclusione di una stagione di tensioni e di strappi, interni al suo movimento in misura maggiore, e l’inizio di un periodo, si spera per lui, di maggiore concertazione. Paradossalmente l’azzeramento delle deleghe gli sembrerà come essersi scrollato di dosso un fardello non da poco perchè ora i suoi partners dovranno farsi carico dei problemi sul tapperto e si sa che il passaggio dall’opposizione ad una forma sia pure spuria di responsabilità di governo è ben altra musica. 
E tuttavia, il dato politico di questa lunga stagione di crisi, crediamo, è lo sfaldamento del centrodestra che unito da queste parti non lo è mai stato. L’azione di Rubano ha confermato che con Fratelli d’Italia e con l’antagonista Matera la distanza è assai sensibile e lo è anche con la Lega.
Il comunicato congiunto Fratelli d’Italia Lega è duro nei confronti della scelta “solipsista” di Forza Italia, non comprende le “fughe in avanti e le posizioni autonome e non condivise”. In una parola si contesta a Forza Italia la responsabilità di avere interrotto un processo di dialogo interno che si era, non senza fatica, portato avanti sin qui. Il rischio è che la compagine di centrodestra non esca dal pantano di quel 5% misero riscosso alle amministrative del 2021 e che sia un campanello d’allarme serio per l’immediato futuro.
