Maurizio Bocchino verso la carica di segretario cittadino di Fratelli d’Italia a San Giorgio del Sannio. Il congresso cittadino lo vede come unico pretendente e quindi è a lui che sarà dato il compito di costruire il partito sul territorio del Medio Calore.
Una assise molto partecipata all’ex casa comunale di Viale Spinelli con il senatore Iannone Sottosegretario alle Infrastrutture e il senatore Matera in qualità di coordinatore provinciale della Fiamma. E ovviamente s’è parlato di elezioni.
A novembre o al massimo ad inizio gennaio, dice Iannone, ma dovrà essere la Regione a decidere. E non sarà una decisione semplice da prendere perché entrambi gli schieramenti non hanno il candidato e siamo a luglio e poi perché destra e sinistra hanno i loro problemi interni. E se De Luca è il problema del centrosinistra, la camminata in ordine sparso nel centrodestra non depone bene.
“Il nostro candidato è e resta Cirielli”, dice Iannone, “è l’unico che ha carisma e capacità per cavare fuori dalle secche una regione annichilita da dieci anni di deluchismo. De Luca deve capire che la sua stagione è finita e che le manfrine sul terzo mandato sono il segnale che non ci si rassegna ad abbandonare il potere”. Il terzo mandato, già.
Una vicenda che è stata giubilata dalla Consulta e riaperta dal Governo. Qui il sottosegretario fa capire che la vexata quaestio appartiene a quella casistica politica di stampo machiavellico: una mossa per tacitare la Lega nel suo difficile rapporto col governatore del Veneto Zaia, Lega assolutamente in linea con il Governo. Risultato? Zaia liquidato con una certa scaltrezza e questione rimandata in soffitta. Iannone non mi dice ma lo lascia intuire.
Tornando alle Regionali l’occasione è troppo ghiotta per non provarci, per cui De Luca o non De Luca occorre trovare cin Forza Italia quella giusta alchimia che oltre Roma è assolutamente mancata per dare la spallata necessaria per riprendersi Santa Lucia. Non sarà impresa semplice.
