L’amministrazione comunale guidata da Laura Nargi giunge al capolinea. Il Consiglio comunale ha respinto il bilancio consuntivo, determinando così, come previsto dalla legge, il commissariamento dell’ente.
Durante la seduta cruciale di oggi, iniziata alle 16:30, il documento contabile non ha ottenuto i voti necessari: 18 contrari e 15 favorevoli, due in meno rispetto alla soglia di 17 richiesti per l’approvazione. Una bocciatura che segna la fine anticipata del mandato amministrativo.
Il voto si è consumato dopo un ampio confronto in aula, in un clima teso e carico di tensioni politiche. A favore del bilancio si sono espressi i consiglieri di “Siamo Avellino”, “Coraggio Avellino”, esponenti dei “Moderati e Riformisti”, Forza Italia e un consigliere del Partito Democratico.
Determinanti per la bocciatura, invece, i voti contrari del gruppo festiano, dell’opposizione quasi compatta — tra cui PD, Movimento 5 Stelle e la lista “Per Avellino” — oltre al no di Rino Genovese del Patto Civico.
Nel suo intervento in aula, la sindaca Laura Nargi ha lanciato un ultimo appello alla responsabilità, sottolineando l’importanza del voto per il futuro della città e la gestione di oltre 160 milioni di euro in fondi e progetti in corso. Un appello che non è riuscito a ricucire le fratture politiche ormai profonde.
Con la bocciatura del bilancio, entra in carica il commissario prefettizio, che traghetterà il Comune fino alle prossime elezioni. Si apre ora una nuova fase per Avellino, con prospettive politiche tutte da scrivere.