Cala il sipario sull’amministrazione Nargi. La sindaca esce sconfitta dal Consiglio di ieri sera, non riesce a ribaltare una situazione oggettivamente complicata e finisce per incassare la terza bocciatura del Bilancio consuntivo che significa fine anticipata della sua sindacatura e porte aperte al commissariamento. Diciotto i voti contrari e 15 quelli a favore due in meno rispetto alla soglia di 17 richiesti per l’approvazione. A favore della ormai ex sindaca i consiglieri di “Siamo Avellino”, “Coraggio Avellino”, esponenti dei “Moderati e Riformisti”, Forza Italia e un consigliere del Partito Democratico, contro i festiani, il PD, il Movimento 5 Stelle e la lista “Per Avellino” oltre al no di Rino Genovese del Patto Civico.
E quindi non è bastato l’accorato invito a non dilapidare il lavoro svolto sino ad oggi e nemmeno ha fatto da spauracchio la perdita dei 160 mln in fondi e progetti in corso. Un appello che non è riuscito a ricucire le fratture politiche ormai profonde.
A traghettare il Comune fino alle prossime elezioni, presumibilmente l’anno prossimo, sarà il Prefetto in quiescenza Giuliana Perrotta in attesa che si perfezioni la procedura di scioglimento definitivo con decreto del Presidente della Repubblica.
