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Capitale della Cultura: un’occasione sprecata per la Valle Caudina?

Capitale della Cultura: un’occasione sprecata per la Valle Caudina?

28 Luglio 2025 | by Redazione Bn
Capitale della Cultura: un’occasione sprecata per la Valle Caudina?
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo nota di Andrea Massaro da Luzzano:

“E’ stato pubblicato il 25 luglio 2025, con scadenza 1 agosto, dal Comune di Montesarchio, capofila dello stesso progetto, un bando per la ricerca di n.2 figure che abbiano conoscenza e studio della Valle e in modo particolare di Sant’Agata dei Goti, per redigere il dossier alla candidatura da presentare alla scadenza del 25 settembre prossimo al MIC.
Tralasciando, per carità di patria, la brevità del tempo necessario (appena 5 giorni!) vi chiedo: ma per elaborare un dossier credibile e autorevole sotto i vari aspetti richiesti dal Ministero, occorrono soltanto due, anonime figure qualsiasi?
Siamo seri, siccome tutto viene considerato sotto l’aspetto di poca conoscenza della vastità della materia, qualche solerte amministratore, col caldo di questa estate, abbia sbrigativamente forzato il tutto, senza tener conto della complessa e importante partecipazione di soggetti che già si adoperano nel settore della cultura, da consegnare il bando a pochi fruitori alla modica cifra di euro 10,000,00. Carissimi, chi vi scrive è stato il promotore dell’idea di candidare la Valle Caudina a Capitale della Cultura, avviando contemporaneamente un’azione con i Sindaci – il primo contatto ci fu con la Sindaca di Cervinara – e con varie istituzioni culturali ed enti delle due Provincie.

L’esigenza e l’idea nascevano per dare forza, conoscenza e visibilità a questa Valle e, al contempo, per rendere anche un omaggio e ricordo al compianto dottor Gianni Raviele, caudino di grande fama, che tanto in vita si spese per dare lustro a queste nostre zone, con il quale io mi onoro di aver collaborato e frequentato.

Alla fine sembra che la vanità e il piccolo protagonismo locale abbiano di fatto azzoppato un’idea di grande impatto e prestigio intorno a cui si sarebbero adoperati personaggi e uomini di cultura di provata ed elevata esperienza. Lungimiranza e confronto ancora ben lontane! E mi fermo qui nel racconto di una storia balorda. Certi progetti dovrebbero allargare e unire e non diventare l’occasione per immaginarsi protagonisti assoluti e solitari.
Con deferenza e tristezza, Andrea Massaro da Luzzano.”

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