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Regionali, game over nel Campo Largo. Idea Sangiuliano per la destra?

Regionali, game over nel Campo Largo. Idea Sangiuliano per la destra?

28 Agosto 2025 | by Enzo Colarusso
Regionali, game over nel Campo Largo. Idea Sangiuliano per la destra?
Politica
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Regionali a novembre col centrosinistra che a fatica è riuscito a trovare alla fine la quadra. La realpolitik ha prevalso, il PD s’è piegato a De Luca che ne rappresenta una larga fetta in Campania, i grandi oppositori del “cacicco” se ne sono fatta una ragione profonda, seppur tracannando ettolitri di fiele e ricavando lo stretto indispensabile per non finire nel tunnel della umiliazione. Questa volta il Nazzareno ha scelto di non rischiare e ha ritenuto più importante sacrificare le proprie convinzioni difronte ad una vittoria elettorale che possa costituire una base solida alle aspirazioni di rilancio in ottica nazionale in vista del 2027. Per cui mantenere la Campania e i suoi sei milioni di abitanti rappresenta la “grundnorm”di tutto il futuro percorso politico dem.

Alla Schlein va riconosciuta una certa qual dose di realismo che dimostra, ovemai ce ne fosse bisogno, che guidare un partito è cosa ben diversa dallo scalarne le posizioni di comando con il relativo allure barricadero, perchè una volta sulla tolda è necessario anche operare scelte dolorose che contravvengono alla propria natura ma che si dimostrino fondamentali per raggiungere obiettivi che si ritengano prioritari. De Luca questo lo sa bene ed ora ha campo libero potendo controllare la Regione anche senza esserne a capo.

Dall’altra parte è notte fonda. Il centrodestra aveva sperato fortemente nella scissione fra De Luca e Campo Largo ma ora questa situazione lo penalizza. E molto. I sondaggi, per quanto contino, danno la coalizione di Governo pesantemente sotto e allora ecco che la scelta di un candidato “sacrificabile” si fa sempre più sondabile. Cirielli continua ad essere in pole position ma avrebbe molto da perdere se accettasse, è attualmente viceministro degli Esteri, consapevole di andare incontro ad un futuro molto probabile di capo dell’opposizione in Consiglio regionale.

Piantedosi annusando l’aria ha continuamente frustrato le richieste di coloro che lo avrebbero voluto a capo del centrodestra, anche quelle di Mastella, ma Cirielli è un militare, un carabiniere pronto ad “obbedir tacendo e tacendo morir” ma fino a che punto? Ed ecco allora che all’orizzonte potrebbe fare capolino una figura che se accettasse qualche offerta non avrebbe remore a dire di si. E’ quel Gennaro Sangiuliano, già ministro della Cultura, finito nel tritacarne mediatico per la questione della segretaria. Costretto a dimettersi è tornato a fare il giornalista. Se glielo chiedessero potrebbe anche dire di si al contrario di quanto disse spavaldo non più tardi di un paio di anni fa alla inaugurazione dell’Hortus e che cioè avrebbe fatto il ministro per dieci anni. Ma erano altri tempi.

 

 

 

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