Cominciano le scaramucce tra opposti schieramenti, il che è segnale che la campagna elettorale, a tutti i livelli, per le prossime Regionali sta cominciando a caeburare. E allora ecco che arriva, pungente e ficcante, la replica del segretario provinciale sannita del PD Cacciano al Senatore di Fratelli d’Italia e coordinatore provinciale Domenico Matera che aveva attaccato il centrosinistra e segnatamente il PD parlando di ” patto di potere” tra De Luca e Fico e sull’altare del quale “il Partito Democratico abbia consegnato la guida del partito al figlio di De Luca, solo per suggellare l’accordo sulle regionali”.
Cosa per nulla campata in aria, va detto, anzi ma nel Pd queste affermazioni non sono piaciute affatto apparendo come una indebita invasione di campo da parte di un partito la cui coalizione non riesce a trovare la quadra per esprimere un candidato credibile che possa giocarsi una partita senza dubbio complicata per non dire quasi impossibile.
E allora è proprio Giovanni Cacciano che replica a Matera nel solco del suo stile “liturgico” di uomo di partito tout court e al contempo caustico, specie nel riferimento a Mastella.
“Le lezioni di “democrazia partitica” date a mezzo stampa dal senatore Domenico Matera sono un evitabilissimo spettacolo la cui causa è invero da ricercare nel lampante nervosismo della destra campana, da mesi impantanata in una faida interna per individuare il candidato da immolare sull’altare della pronosticata sconfitta alle elezioni regionali del prossimo novembre.
Buttare la palla nell’altra parte del campo, invece di affrontare i tanti problemi di casa propria, a partire dalla totale assenza di uno straccio di proposta programmatica, è una tattica che il senatore di Fratelli d’Italia deve aver appreso nella sua lunga e ossequiosa militanza alla corte di Mastella.
La candidatura del Presidente Roberto Fico suggella, invece, il consolidamento di un’ampia alleanza progressista che, anche in scia al lavoro di questi anni, non solo vincerà in Campania ma consolida il progetto di un’alternativa alla destra a livello nazionale.
Comprendiamo benissimo che al senatore Matera tutto questo non piaccia, se ne faccia una ragione e magari impieghi il suo tempo da parlamentare di maggioranza, sostenitore e consapevole votante della legge sull’autonomia differenziata, a combattere il continuo depauperamento della sanità pubblica, la cui dotazione finanziaria nazionale è ai livelli più bassi degli ultimi 15 anni in rapporto al PIL. Dati che in Campania sono persino peggiori, ai limiti di un vero e proprio razzismo territoriale messo in campo dal governo del senatore Matera.