Se non è una fuga dalle Regionali, come titola Il Foglio, poco ci manca. Il centrodestra campano ha derciso di temporeggiare, la data delle elezioni pare essere slittata al 22 novembre per cui c’è tempo fino a fine ottobre per presentare le liste, ma questo non basta a giusrtificare il clima da smobilitazione preventiva che pare emergere dai comportamenti dei leaders nazionali.Tutti tesi a proteggere il fortino veneto.
Ieri Salvini, da Ponte, aveva invitato i partners a muoversi per indivividuare i candidati e tesseva le lodi della Lega in Campania con le liste già pronte per l’agone elettorale. In Campania spetta a Fratelli d’Italia suggerire il candidato ma l’opzione politica Cirielli è quasi completamente tramontata. Il Vice di Tajani agli Esteri di fare la comparsa non ne ha alcuna voglia e allora sotto coi nomi tecnici, ad un certo punto è trapelato anche quello di De Laurentiis, il presidente del Napoli, che non appena l’ha saputo ha subito provveduto a smentire.
Insomma, per sfidare Fico, che non appare questo fulmine di guerra e che subisce un giorno si e l’altro pure le invettive terribili di De Luca, e un centrosinistra tanto squassato, il centrodestra ammaina le insegne da battaglia e si consegna ad una sconfitta onorevole. E allora ecco i nomi del Rettore Lorito e di Giosy Romano, il commissario delle Zes, apprezzabili nei loro settori ma del tutto sconosciuti all’opinione pubblica che va a votare, col primo favorito sul secondo. Per sancirne la candidatura, ma sia ben chiaro che ci potrebbe sempre essere un rimescolamento delle carte benchè difficile, la settimana prossima ci dovrebbe essere la riunione decisiva, forse…
