“Faremo un figurone e c’è la possibilità di un grande ribaltone. Certo, se il cosiddetto campo largo dovesse perdere, queste elezioni avrebbero una valenza nazionale, perché la Schlein dovrebbe dimettersi, soprattutto in una regione dove il PD ha vinto da solo negli ultimi anni”.
Così Edmondo Cirielli, vice ministro degli Esteri e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, nel corso della prima conferenza stampa tenuta a Napoli dopo l’ufficializzazione della sua candidatura.
Cirielli ha tracciato le linee principali del suo programma, che sarà condiviso con l’intero schieramento di centrodestra: sanità, lavoro, trasporti e ambiente.
“Il nostro slogan sarà ‘Rialziamoci e torniamo grandi’. È un invito che non vuole essere né nostalgico né presuntuoso e non richiama quello di Trump: l’ho pensato prima di lui”, ha spiegato il candidato del centrodestra.
Nel corso dell’incontro, Cirielli ha parlato anche della composizione delle liste a sostegno della sua candidatura:
“Ci saranno le quattro liste espressione dei partiti della coalizione di governo, chiuse al 95%, oltre all’impegno dell’Udc e al supporto del Nuovo Psi di Stefano Caldoro. È quasi pronta anche la lista civica del presidente, con spazio per la società civile e per esponenti di esperienze civiche locali”.
Sul rischio di astensionismo, Cirielli ha aggiunto:
“Dobbiamo aspettarci che il 50% della popolazione non andrà a votare. Io potrei anche usufruirne, ma l’astensione resta una sconfitta per l’Italia e per la Campania”.
Infine, un passaggio sull’avversario del centrosinistra, Roberto Fico:
“Abbiamo una visione diversa della politica, ma è una persona garbata ed educata. Gli faccio un sincero in bocca al lupo: sono certo che riusciremo a confrontarci con rispetto e chiarezza, presentando agli elettori due idee di Campania ben definite. Gli avversari non sono nemici, e chi rappresenta i cittadini ha il dovere di comportarsi sempre con moderazione”.
