Ieri Valditara, domani De Luca, giovedi Salvini. L’ultima settimana di campagna elettorale prima del sabato di silenzio all’insegna dei big e non è escluso che altri ne verranno. Potrebbe addirittura tornare Roberto Fico per un ultimo giro sannita tra San Giorgio del Sannio e Montesarchio dove lo attenderebbe però una rappresentanza pentastellata non allineata con le ultime decisioni del Movimento, quel gt della Valle Caudina strenuamente avverso ad ogni apertura territoriale nei confronti di Mastella.
De Luca invece verrà in città per lanciare la sua lista con Mino Mortaruolo e Stefania Pavone. Verrà da avversario di Mastella o i toni si abbasseranno? Gli ultimi scambi non sono stati affatto cordiali ma sembrerebbe che l’ormai ex governatore abbia reagito ad una puntata cilentana, Sapri parrebbe, del sindaco di Benevento che annovera nella sua lista tal Franca Principe, molto stimata da Mastella, era presente anche a Benevento al La Salle in occasione della presentazione di Pellegrino e di Giovanna Razzano, che è presidente del Nucleo di Valutazione del Comune di Benevento e Amministratore della Multiservice e parliamo del depuratore Asi e nella cui lista salernitana compare anche quell’Antonio Pierri che è il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Benevento.
Intanto a meno di quattro giorni effettivi dal silenzio elettorale si valuta se il prodromo di programma del Campo Largo, che è stato reso noto tre giorni fa, sia da ritenersi a tutti gli effetti il documento programmatico sottoscritto da tutte e otto le commpagini che compongomo il Campo Largo.
Ventuno pagine, dodici capitoli che non dovrebbero trovare eccessive divergenze di opinione tranne che sull’acqua, da quello che si legge, materia che divide. Al capitolo 5, voce Ambiente ed energia, si parla di unitarietà tra gestione ed erogazione del servizio e il carattere è pubblico”.
Il sistema della Grande Adduzione, vale a dire Acquedotto campano, Acquedotto campania occidentale, Sorgente di Cassano Irpino-Acquedotto pugliese che cede una parte dell’acqua all’Alto Calore e la Diga di Campolattaro, una enormità d’acqua da 25mila litri al secondo di portata, secondo lo schema del programma deve essere interamente pubblico.
Ma c’è la deliberazione numero 2 del Consiglio regionale della Campania del 19 marzo 2025 che prevede l’istituzione di una società per azioni denominata “Grandi Reti Idriche Campane SpA” a partecipazione mista pubblico-privata quale gestore “in regime di concessione delle infrastrutture e dei servizi del “sistema della Grande Adduzione primaria di interesse regionale”. E c’è da aggiungere che pochi giorni fa è stata bandita la gara per scegliere il privato che parteciperà alla società mista con il 49 % del capitale.
La domanda che ci si pone è se Fico ne abbia discusso con De Luca e pure col PD per non dire con l’alleato Mastella che hanno in mente una compartecipèazione pubblico privata. Probabilmente sarà terreno di confronto, se non di scontro, a bocce ferme sempre che il Centrosonistra vinca le elezioni.