La lunga transizione del Partito Democratico del Sannio uscito malconcio dalle consultazioni regionali. La serata del DG Garsden è solo l’inizio della traversata del deserto, un’altra tappa sarebbe stata programmata per sabato mattina, e questo è un fattore positivo perchè prelude alla volontà che esiste di scavare nel profondo di una crisi politica e di proposta che non è cominciata il 24 novembre ma ha radici antiche che partono dalla sconfitta bruciante di Del Vecchio nel 2016.
E’ da allora che il PD, partito di gestione del potere, ha smarrito la sua identità e non ha saputo trasformarsi in qualcosa di diverso, adeguato alla nuova condizione. Crisi identitaria e crisi di proposta politica. Francesco Farese, una delle risorse più spendibili al momento, parla dell’urgenza del dialogo interno su basi diverse.
Il punto cardine è comunque l’antimastellismo che i decariani pongono come chiave di volta ineludibile. Farese riflette la linea del segretario Cacciano e parla di unità di intenti con le altre forze politiche di sinistra e perchè no anche col Movimento 5 Stelle che però sembra già promesso a Mastella. Farese e “isolamento mastelliano”, probabilmente eccessiva come affermazione.