Le dichiarazioni di Gaetano Auteri in vista della trasferta di Catania: “Personalmente ci si abitua a quel tipo di atmosfera, ma in questo gruppo abbiamo giocatori di esperienza che hanno fatto partite come questa. Ci si abitua, prevale la lucidità e l’aspetto professionale. E’ chiaro che è un bel palcoscenico e stimolante quello del Massimino.
I nostri allenamenti sono sempre di ottimo livello, questo è un ottimo gruppo. Il Catania ha caratteristiche particolari, non tende a dominare la partita ma è una squadra molto compatta. I gol che ha preso li ha concentrati solo nella gara di Cosenza. le squadre di Toscano sono toste da sempre, davanti hanno giocatori come Cicirelli, Forte, Lunetta ecc. All’interno delle squadre ci sono sempre giocatori in grado di decidere, ma è una gara equilibrata. Una squadra forte e strutturata, ma noi non siamo da meno. Una gara importante certo, ma che non deciderà nulla.
Partita importante perché diverse squadre sono in pochi punti, prima contro seconda è importante, ma siamo lontani da una partita decisiva. E’ chiaro che è un test del momento, poi in un campionato così lungo può succedere ancora di tutto. Fuori casa il nostro percorso non è stato sempre perfetto, non per la tipologia di partita, ma per alcuni difettucci di lettura che non dobbiamo fare.
Dobbiamo giocare la nostra partita con i nostri criteri, contro una squadra molto fisica. Saranno i piccoli particolari a decidere la gara.
Le scelte? I dubbi me li porto sempre perché è il campo quotidianamente che me li fa portare, siamo una squadra importante per la categoria, società ancora di più e nel percorso avremo bisogno di tutti. Mi interessa che quotidianamente tutti facciano la loro parte. Ci sarà bisogno di tutti. Al di là di come possiamo metterci in campo, noi abbiamo la nostra identità e dobbiamo prendere coscienza dei momenti, sono i piccoli dettagli a fare la differenza. So che faremo un’ottima partita, ma sono confronti equilibrati questi. Loro forti, ma anche noi siamo forti. Queste partite si preparano da sole , non c’è bisogno che l’allenatore faccia qualcosa di particolare.
I tre rinnovi? Carfora, ad esempio, è un 2006 un capitale di questa società. Anche se non ha giocato tanto, ha fatto un percorso di crescita importante. Prisco sta facendo bene, non è il giocatore solo dell’inizio dello scorso campionato. Manconi è un giocatore forte con l’atteggiamento giusto. Potrà anche sbagliare qualcosa, ma prima della parata di Alastra domenica ha fatto un gesto tecnico nel controllo di alto livello.
Abbiamo una squadra più compatta dell’anno scorso, perché abbiamo giocatori di esperienza. Io vorrei sempre dominare, ma non si può fare sempre, a volte non devi concedere e ci sono momenti in cui si deve saper soffrire.
Ricordi di Catania? Nessuno in particolare, se non i miei inizi non appena finito di giocare. Catania è un posto passionale, ma ci si concentra poi sul campo”.