Processo al nuovo clan Partenio: confermate in appello le condanne di primo grado per i vertici dell’organizzazione camorristica. Regge l’impianto accusatorio dei pm della Dda di Napoli Rossi e Woodcock. Per Pasquale Galdieri, considerato il boss del sodalizio criminale nato dalle ceneri dell’ex clan Partenio legato ai cugini Genovese, 25 anni di reclusione, per il fratello Nicola 21 anni. Mentre per gli affiliati Ernesto Nigro, 17 anni, Giovanni Volpe 9 anni e 9 mesi e Martino De Fazio 2 anni e 6 mesi.
Ridotte le pene per Carmine Valente, detto Caramella, la cui condanna passa da 21 a 15 anni e 9mila euro di multa. Uno sconto maturato perché in secondo grado i giudici non lo hanno considerato tra i persoggi dirigenti e organizzatori del gruppo criminale. Lievi dimunuzioni, rispetto alla sentenza del luglio 2023 del Tribunale di Avellino, poi, per gli altri 15 imputati, definiti sodali dell’organizzazione. Si tratta di Diego Bocciero, da 20 anni a 19 anni e 10 mesi, Carlo Dello Russo, da 24 anni e 9 mesi a 24 anni e 7 mesi.
Piccoli sconti di pena anche per Franco Ambrosone condannato in appello a 1 anno e 6 mesi di reclusione, Giuliana Brogna a 3 anni, Luigi De Simone a 13 anni e 7mila euro di multa, Giuseppe Durante a 15 anni e 10 mesi, Angelo Genito a 18 anni e 6 mesi oltre a 16mila euro di multa, per Sabino Mariano a 2 anni e 6 mesi, Antonio Matarazzo a 13 anni e 6 mesi, Giuseppe Moscatiello a 7 anni di reclusione e 7mila euro di multa ma assolto dall’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico.
E ancora, piccole riduzioni di pena anche per Giuseppina Nigro condannata a 13 anni e 11 mesi e 8mila euro di multa, Ludovico Nittolo a 13 anni e 11 mesi e 10mila euro di multa, per Mario Rosania a 7 anni e 9 mesi e 8mila euro di multa con l’assoluzione dall’accusa di associazione, per Antonio Taccone a 14 anni e 4 mesi, e per Renato Freda a 13 anni di reclusione.
La Corte d’Appello, III Sezione Penale, di Napoli era presieduta dal giudice Conte. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni e non è escluso un nuovo ricorso degli avvocati della difesa per i loro assistiti davanti alla Cassazione.
