“Mi ha provocato una ferita, io e gli altri amici che abbiamo sostenuto Elly Schlein non siamo certo contenti”. Così l’eurodeputato del Pd e coordinatore della mozione Schlein in Campania, Sandro Ruotolo, commenta sulle colonne de Il Fatto Quotidiano l’intesa che prevede la candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione Campania in cambio della segreteria regionale del partito affidata a Piero De Luca, figlio del governatore uscente.
Per Ruotolo, l’accordo segna comunque una svolta politica: “L’era De Luca è finita, e ora prende finalmente il via la stagione del campo largo. Grazie a Schlein si è chiusa la partita sul terzo mandato: tanti segretari del Pd ci avevano provato prima, senza riuscirci”.
Il parlamentare europeo rivendica inoltre le tappe del dialogo con i 5 Stelle: “Il primo mattone lo mettemmo con la mia elezione in Senato, nel 2020, quando molti 5 Stelle mi votarono nonostante il veto dei dimaiani. Ora avremo un candidato che stimo e che valorizza la parola ‘noi’, come Fico. Un uomo esperto, non un Masaniello”.
Ruotolo sottolinea che il centro della sfida dovranno essere i programmi, ricordando i nodi ancora aperti in Campania: “Non tutto quello che è stato fatto in questi anni è da buttare. Però c’è molto da cambiare, dalla politica industriale all’ambiente”.
Sulla questione rifiuti e sul futuro del termovalorizzatore di Acerra, tema che ha già acceso il dibattito politico, Ruotolo è netto: “Io non lo chiuderei mai ora. Ma comincerei un processo per andare oltre sulla gestione dei rifiuti: le tecnologie per abbattere le emissioni esistono già”.