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Antonio Del Mese: “Le Aree interne sono nell’agenda di Governo”.

Antonio Del Mese: “Le Aree interne sono nell’agenda di Governo”.

2 Settembre 2025 | by redazione
Antonio Del Mese: “Le Aree interne sono nell’agenda di Governo”.
Politica
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Al Centro La Pace di Benevento si è tenuto nei giorni scorsi il meeting dei Vescovi di undici Regioni, alla presenza del presidente della Cei, Matteo Zuppi, e dell’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, promotore dell’iniziativa.

All’esito di un confronto sulle annose problematiche dello spopolamento e delle criticità che interessano le aree più fragili del Paese, i Vescovi hanno rivolto un appello al Governo e al Parlamento tramite una lettera aperta, rappresentando un contributo importante su una tematica al centro del dibattito pubblico.

I Vescovi chiedono “…che venga esplorata, con realismo e senso del bene comune, ogni ipotesi per invertire l’attuale narrazione delle aree interne… che vengano incoraggiate e sostenute, con maggiore ottimismo politico e sociale, le buone prassi e le risorse sul campo, valorizzando un sistema di competenze convergenti, utilizzate non più per marcare differenze, ma per accorciare le distanze tra le diverse realtà nel Paese…”.

Il Piano strategico nazionale, dove le aree interne sono passate da 67 a 124, è stato approvato da una Cabina di Regia composta da Regioni, Comuni, Province, ANCI, UPI e UNCEM, garantendo il coordinamento tra i diversi livelli di governo con tutti gli altri enti e soggetti competenti, pubblici e privati. Anche il CENSIS e il CNEL hanno fornito contributi e osservazioni.

Il 31 luglio 2025 il Governo ha stralciato dal Piano i paragrafi sul tema dello “spopolamento irreversibile”, che avevano suscitato polemiche politiche e confusione. Le linee programmatiche del Governo Meloni puntano a politiche realistiche, strutturali e non assistenzialistiche.

Il Piano non è un documento definitivo, ma uno strumento operativo utile ad avviare un cambiamento concreto. Per cambiare, occorre un rinnovato ruolo della Regione, della Provincia e degli altri enti locali, per garantire supporto strutturato alle aree più fragili, diversamente da quanto avvenuto negli ultimi dieci anni in Campania, con una visione urbano-costiera centrica e una fiducia acritica nei meccanismi di mercato.

Fratelli d’Italia si impegnerà all’ascolto, alla raccolta e riunificazione delle conoscenze disperse, individuando le strade giuste per ogni area e superando le inoperosità che hanno rallentato i processi decisionali. Il partito combatterà le resistenze delle classi dirigenti locali, interessate solo al mantenimento delle posizioni di potere e delle rendite sedimentate.

L’amministrazione pubblica richiede competenze adeguate per gestire risorse e procedure complesse e per superare i conflitti che bloccano tutto. È necessaria una collaborazione istituzionale ampia e operativa per dare rapida attuazione al Piano e portare risultati concreti ai territori.

Questa è la politica delle aree interne del centrodestra. Come ricordato dal Ministro Foti, il Governo è pronto al confronto con i Vescovi, e Fratelli d’Italia farà la sua parte per contribuire a un rinnovamento della classe dirigente campana. Antonio del Mese

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