L’Azienda ospedaliera tra i pochi centri in Italia a eseguire la nuova procedura mini-invasiva
Niente bisturi, meno dolore, tempi di recupero più rapidi e nessuna cicatrice: sono questi i vantaggi della nuova tecnica mini-invasiva introdotta all’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino per la creazione della fistola artero-venosa, fondamentale per i pazienti sottoposti a trattamenti di emodialisi.
Una donna di 75 anni di Avellino e un uomo di 62 anni della provincia di Salerno, entrambi affetti da insufficienza renale cronica, sono stati i primi due pazienti in Campania a essere sottoposti a questa innovativa procedura per via percutanea, senza ricorrere alla chirurgia tradizionale.
La metodica prevede l’inserimento, attraverso la pelle, di un ago e un sottile catetere per raggiungere un’arteria e una vena del braccio. Grazie all’uso di immagini ecografiche, senza radiazioni né mezzo di contrasto, i due vasi vengono collegati mediante un dispositivo speciale che permette al sangue di fluire più rapidamente nella vena, rendendola più grande e idonea alla dialisi. Tutto avviene senza incisioni chirurgiche e con ripresa immediata del paziente.
Gli interventi sono stati eseguiti in sinergia tra l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia, diretta dal prof. Pasquale Zamboli, e i radiologi interventisti dell’Unità Operativa di Radiologia, diretta dal prof. Giulio Lombardi, che hanno garantito il supporto tecnico e operativo essenziale alla riuscita della procedura.
“L’utilizzo di tecniche radiologiche avanzate ci consente di essere sempre più precisi e meno invasivi – sottolinea Lombardi –. La collaborazione tra specialità si traduce in benefici concreti per i pazienti.”
“Questa procedura riduce il disagio per il paziente, elimina la necessità di incisioni e accelera il recupero funzionale – aggiunge Zamboli –. È il frutto di un lavoro di squadra e dell’attenzione costante dell’Azienda verso l’innovazione tecnologica e assistenziale.”
Perfettamente riusciti, gli interventi hanno garantito la creazione di un accesso vascolare stabile e funzionante, senza complicanze e senza decorso post-operatorio.
L’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” è oggi l’unico centro in Campania – e tra i pochi in Italia – a eseguire questa procedura innovativa, che segna un passo avanti nella cura dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
“Questa innovazione – ha commentato il Direttore Generale Germano Perito – dimostra che la sanità pubblica può e deve puntare su qualità e modernità. Offrire ai pazienti campani un trattamento meno invasivo e più sicuro significa investire nel futuro della cura, valorizzando le professionalità e le tecnologie della nostra Azienda.”