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Ciambriello: “ le ultime circolari del Dap hanno una visione carcerocentrica, di custodia per redimere!”

Ciambriello: “ le ultime circolari del Dap hanno una visione carcerocentrica, di custodia per redimere!”

24 Ottobre 2025 | by Enzo Colarusso
Ciambriello: “ le ultime circolari del Dap hanno una visione carcerocentrica, di custodia per redimere!”
Attualità
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Sulle ultime circolari del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che riguardano l’efficacia operativa e la prevenzione di eventi critici negli istituti penitenziari e gli eventi di carattere educativo, culturale e ricreativo interviene Samuele Ciambriello, Garante Campano delle persone private della libertà personale e Portavoce della Conferenza Nazionale dei Garanti delle persone private della libertà personale.

“Le ultime circolari a firma CAPO DAP, Stefano Carmine De Michele, e il Direttore Generale Detenuti e Trattamento, Ernesto Napolillo lasciano perplessi per impostazioni e contenuti. In particolare, la circolare firmata dal Dott. Napolillo rischia di mettere una pietra tombale sulle iniziative di inclusione sociale negli istituti, in particolare per il circuito di Alta Sicurezza.
Tale circolare dà anche una certezza di una scarsa contezza reale dei contesti carcerari, trasforma le autorizzazioni della Magistratura di Sorveglianza in orpelli, elementi ancillari.

Ci sono iniziative trattamentali di Cooperative, Associazioni, Enti Locali e non si comprende la gestione diretta della Direzione generale degli istituti con i circuiti di Alta Sicurezza. Ma allora i Direttori e i responsabili del PRAP sono semplici amministratori di condominio? Una circolare che ha una visione carcerocentrica, opposta al diritto penitenziario.
Siamo passati dalle celle chiuse alle carceri chiuse. Si entra di più in carcere e si esce di meno. Stiamo regredendo!!!

Celle strapiene, detenuti chiusi per ore, suicidi, diritti calpestati. Serve il decentramento, la differenziazione dei circuiti, la sorveglianza dinamica, le attività di lavoro, ricreative e di trattamento. Negli ultimi dieci anni, la Politica ha perso mille e più occasioni per realizzare riforme rimaste inapplicate. Noi sul carcere dobbiamo ricominciare da capo e non ritornare indietro al vecchio motto degli agenti di Polizia Penitenziaria ‘vigilare per redimere’”, così conclude Samuele Ciambriello.

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