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Tra scienza e mistero: ecco l’eredità degli antichi egizi

Tra scienza e mistero: ecco l’eredità degli antichi egizi

4 Maggio 2023 | by Ludovico Picardi
Tra scienza e mistero: ecco l’eredità degli antichi egizi
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La scienza e il progresso hanno rappresentato storicamente il seme da cui sono nate le più importanti civiltà vissute sul pianeta Terra. Circa cinquemila anni fa, gli antichi egizi furono tra le prime popolazioni a capire questo assunto. Per meglio far comprendere l’importanza delle scienze e delle scoperte in campo tecnologico a tutta la popolazione, gli stessi avevano individuato in una divinità celeste, Thoth, il dio della scienza, della saggezza, della magia e della scrittura (oltre ad essere, lo stesso Thoth, consigliere di Ra, il padre degli dei egizi).

Eppure, ad oggi l’eredità dell’antico Egitto viene associata quasi solo alle mummie e alle piramidi, tralasciando tutta quella parte di invenzioni e scoperte che sono ancora di uso comune tra le civiltà contemporanee. Diamo uno sguardo alle più importanti.

Sono molti i settori della vita quotidiana che ci parlano di un tempo ormai lontano e perduto, ovvero quello delle piramidi e dei faraoni dell’Antico Egitto, tema che riecheggia ancora oggi nel campo scientifico, artistico ma anche ludico con le tante slot a tema presenti sulle migliori piattaforme di gioco online come PokerStars Casino, a testimonianza ulteriore di una cultura millenaria che non avrà mai fine.

Gli antichi egizi furono tra le prime civiltà a fare un uso diffuso dell’invenzione della scrittura. Le prime forme di scrittura in Egitto fanno riferimento ai geroglifici, linguaggio scritto che consisteva in semplici disegni che ritraevano una storia o un racconto. Di più, il papiro è stata la prima forma di carta durevole su cui scrivere. A completamento di questo processo, gli antichi egizi inventarono anche una prima forma di inchiostro, i cui colori sono ancora oggi visibili, migliaia di anni dopo.

Oggi “contiamo” l’incedere dei giorni suddividendo gli stessi in unità di 24 ore ciascuna. Non tutti sanno che il calendario dell’antico Egitto era originariamente basato sul ciclo della stella Sirio; da questo fu sviluppato un calendario assai dettagliato, diviso in 12 mesi e 365 giorni. Già millenni fa, sulle rive del Nilo, le popolazioni egizie “cronometravano” il tempo attraverso meridiane e obelischi. Più in generale, il trascorrere del giorno era determinato dalla posizione del sole, e il trascorrere della notte era determinato dal sorgere e dal tramontare delle stelle.

Ma gli antichi egizi sono noti soprattutto per le loro imponenti costruzioni, tra cui la Grande Piramide di Giza, una delle sette meraviglie del mondo antico arrivata quasi intatta ai nostri tempi. Oltre a questo, gli egizi di quell’epoca inventarono anche la rampa e la leva, principi che seppero sfruttare proprio nella costruzione di tombe, templi e altri edificio di culto.

Ancora. Il commercio ha sempre rappresentato una parte importante nello sviluppo delle culture antiche, quindi anche per gli antichi egizi avere navi funzionanti era estremamente vitale. Grazie alla conoscenza della scienza dell’aerodinamica nei processi di costruzione navale, gli egizi dell’era dei faraoni riuscirono a catturare il vento e a spingere le navi (anche di grandi dimensioni) attraverso le acque del Nilo e del Mediterraneo.

Chiudiamo parlando di medicina e di benessere. Gli antichi egizi potevano contare su una serie di tecniche mediche e di cure indirizzate sia agli esseri umani che agli animali. Oltre a questo, i medici dei faraoni avevano una vasta conoscenza dell’anatomia, poiché praticavano la mummificazione e la conservazione dei morti.

Tra le varie invenzioni degli antichi egizi non possiamo non citare l’antenato del dentifricio e dello spazzolino da denti. Nel particolare, il primo dentifricio era composto da un miscuglio di diversi ingredienti, tra cui gusci d’uovo, cenere e zoccoli di bue macinati. Non solo. Per mantenere l’alito pulito, furono inventate delle caramelle fatte di mirra, incenso e cannella che venivano bollite nel miele e modellate quindi in piccole palline che, come i moderni confetti, si scioglievano in bocca, donando all’alito delle persone un gusto più gradevole.

Agli antichi egizi, dunque, interessava la cura della persona. In quest’epoca sono nati i primi cosmetici, indossati indistintamente da donne e uomini. Ancora oggi, il kajal (o kohl) viene usato per scurire e delineare gli occhi, a testimonianza dell’eternità delle scoperte e dell’ingegno delle antiche popolazioni egizie.

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