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Truffe online: quali sono e come i siti si difendono da esse

Truffe online: quali sono e come i siti si difendono da esse

16 Aprile 2024 | by Ludovico Picardi
Truffe online: quali sono e come i siti si difendono da esse
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Le truffe online al giorno d’oggi si stanno moltiplicando a causa del crescente sviluppo tecnologico. Secondo gli ultimi dati diffusi nel dicembre 2023 dall’Fbi, nell’anno appena trascorso le frodi in rete hanno causato danni per un totale di 10 miliardi di dollari. Le vittime preferite dai truffatori rimangono gli over 60, ovvero gente che ha poca dimestichezza con internet e le sue sfaccettature.

Questi dati vanno di pari passo con una ricerca recentemente pubblicata da TranUnion, ovvero lo State of Omnichannel Fraud Report. Quest’ultimo ha evidenziato come le violazioni complessive dei dati siano aumentate nel 2023 del 15% rispetto al 2022, raggiungendo i massimi storici.

La società di ricerca ha aggiunto che quasi il 14% di tutti gli account digitali di nuova creazione viene avviato per motivi fraudolenti. In particolare, piattaforme di casinò, poker e siti di scommesse sportive, hanno registrato un notevole aumento delle frodi digitali lo scorso anno, in gran parte legate a offerte promozionali.

Il tasso più sospetto di transazioni fraudolente si è avuto in sei mercati: Colombia, Repubblica Dominicana, Kenya, Porto Rico, Spagna e Stati Uniti.

Proprio per prevenire questo genere di truffe i casinò online stanno sperimentando strumenti innovativi in materia di sicurezza. Ad esempio, i casino non AAMS sicuri adottano strumenti sempre più innovativi per la protezione dei dati e delle transazioni finanziarie dei giocatori. Vengono infatti utilizzati database criptati che proteggono le informazioni memorizzate con metodi innovativi come SSL (Secure Sockets Layer). In questo modo i dati vengono protetti da accessi non autorizzati durante la trasmissione e la memorizzazione.

Molte piattaforme integrano, nella parte superiore della barra di inserimento, accanto al nome del dominio, un lucchetto nel caso di SSL integrato. Va poi ricordato che i nomi dei siti web iniziano sempre con l’abbreviazione HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure). Infine, per quel che riguarda le transazioni, vengono utilizzati gateway di pagamento affidabili che soddisfano gli standard più elevati in termini di protezione e sicurezza dei dati.

Le truffe online si verificano, come visto, anche in altri settori. Secondo l’ultimo Retail Report di Adyen, la piattaforma finanziaria tecnologica globale, il 32% dei rivenditori italiani ha perso soldi a casa delle frodi, mentre il 23% degli acquirenti locali è caduto vittima di frodi nei pagamenti digitali nell’arco dell’ultimo anno.

Ciò che preoccupa maggiormente le aziende, oltre al danno economico, è la perdita di reputazione che queste truffe di solito provocano. Per questo motivo aumenta la ricerca di nuove strategie che prevengano le frodi.

A riguardo, Adyen ha suggerito una strategia innovativa alle aziende: quella di garantire la compatibilità del proprio sistema di gestione del rischio con il commercio unificato. Si tratta di un sistema che integra in un’unica piattaforma funzionalità come e-commerce, evasione degli ordini e molto altro, mettendo al primo posto l’esperienza del cliente.

In questo modo si riducono i tempi di comunicazione e vi sono maggiori possibilità di prevenire truffe. Molti esperti vedono nel commercio unificato l’unico modo per combattere le truffe online in un’epoca in cui gli hacker si fanno sempre più aggressivi.

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