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Sicurezza cantieri, Bosco: “Passi in avanti con la nuova legge”

Sicurezza cantieri, Bosco: “Passi in avanti con la nuova legge”

4 Aprile 2016 | by Anna Liguori
Sicurezza cantieri, Bosco: “Passi in avanti con la nuova legge”
Attualità
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Il Segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, Fioravante Bosco, ha partecipato alla VII giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri edili, organizzata da Federarchitetti di Benevento.

L’iniziativa era promossa con l’obiettivo di sottolineare la necessità della cultura della sicurezza, sostenuta e condivisa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dall’intera collettività, stante il perdurare del fenomeno delle “morti bianche” sui luoghi di lavoro e, in particolar modo, sui cantieri edili, tant’è che quest’anno lo slogan era “Faremeglio”.

Bosco, nel suo breve intervento, svolto anche a nome della collega della Cgil, Rosita Galdiero, impegnata in altra sede, ha sottolineato come, “pur essendo trascorsi 22 anni dalla prima norma sulla sicurezza (il decreto legislativo n. 626 è del 1994), si continui a parlare di incidenti sui cantieri. L’Italia ha 30.000 stazioni appaltanti pubbliche, troppe: ne basterebbero un centinaio e si eviterebbero tante sacche di corruzione che scaturiscono proprio dalla gestione allegra degli appalti.

Appalti che, nove volte su dieci, nascondono le mazzette per politici, dirigenti e funzionari, un malcostume che – nonostante l’opera meritoria della Magistratura – non si è riusciti a debellare del tutto.    La corruzione drena risorse che molte volte vengono compensate coi tagli sulla voce relativa alla sicurezza. Bisogna finirla, e far rivivere di nuovo il gusto di fare politica, poiché molti se ne sono allontanati proprio per questo rischio. Informazione ai lavoratori e formazione di tutte le maestranze sono i punti salienti sui quali insistere, ma vi è bisogno di una cultura ad hoc che parta dal rispetto delle istituzioni democratiche del Paese e dal senso civico di ogni cittadino.

La nuova normativa sugli appalti ci farà fare importanti passi in avanti, ma ha anche messo in guardia dai rischi che possono derivare da un’incompleta regolamentazione del subappalto. Certo, la cancellazione della vergogna degli appalti al massimo ribasso, da noi ripetutamente denunciata, e le cui conseguenze, di fatto, si scaricavano sui lavoratori, è molto importante. Inoltre, è stata rafforzata la tutela sociale e sono state poste le premesse per il rispetto dei contratti. Sono certo che anche con l’opera meritoria dell’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione, guidata dal magistrato Cantone, ci potremo allineare con quanto succede in Europa nel campo degli appalti pubblici, nel mentre mai dovranno scemare i controlli nei cantieri da parte degli ispettori”.

 

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