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Referendum Trivelle: il “Sì” della LIPU

Referendum Trivelle: il “Sì” della LIPU

15 Aprile 2016 | by Enzo Colarusso
Referendum Trivelle: il “Sì” della LIPU
Attualità
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Anche la Lipu del Sannio, in vista del referendum abrogativo di domenica 17 Aprile sulle trivellazioni in mare, ha voluto esporre, in una nota, la sua posizione in merito.

“La Lipu del Sannio Benevento – si legge  – invita i cittadini a votare “Sì”, questo affinché si possa fissare una scadenza verso i permessi già rilasciati alle attività petrolifere ricadenti entro le 12 miglia marine dalle coste italiane.

Questo referendum abrogativo promosso da nove regioni italiane è un importante strumento democratico che tutti i cittadini hanno per preservare i nostri mari da possibili disastri ambientali, con gravi danni anche per l’economia visto che ne soffrirebbero il turismo e la pesca, e per dare un forte segnale al governo per cambiare la politica energetica del Paese che non deve più essere fondata principalmente sull’utilizzo di energia prodotta da combustibili fossili.
Inoltre un’eventuale vittoria del “Sì” non farebbe perdere nessun posto di lavoro, in quanto le trivellazioni terminerebbero solo alla naturale scadenza delle concessioni, così da poter indirizzare indirizzare in modo progressivo verso altri impieghi, possibilmente nello stesso campo energetico, operai e tecnici che sono attualmente impegnati nell’estrazione del petrolio dai nostri mari.

Proprio il mare rappresenta per l’Italia, che ha un notevole sviluppo della linea costiera (circa 7.500 km), una fonte energetica rinnovabile visto che le nuove tecnologie stanno mettendo a punto sistemi di sfruttamento del moto ondoso per produrre energia.
Attualmente, alcune Università italiane in accordo con l’Enea stanno studiando come sfruttare e rendere appetibile commercialmente anche in Italia, come già avviene in Australia, Portogallo, Scozia, questa enorme fonte di energia pulita.
Occorre, quindi, puntare decisamente sulle fonti energetiche rinnovabili, in particolare il fotovoltaico (preferendo quelle installazioni che non consumano suolo agricolo) dove l’Italia anche per l’ubicazione geografica è il secondo produttore mondiale, così come la geotermia che può essere sfruttata per la produzione di energia elettrica da immettere nella rete nazionale oppure, attraverso il teleriscaldamento, per riscaldare direttamente abitazioni, scuole, uffici, ospedali ed altri edifici pubblici e privati”.

La Lipu del Sannio Beneventano sostiene che la produzione di energia da fonti rinnovabili, al pari del risparmio energetico da ottenere in particolare, ma non solo, con interventi di efficientamento energetico degli edifici, sia la strada giusta per ridurre le emissioni di Co2 e contrastare i cambiamenti climatici, mantenendo nello stesso tempo una posizione critica sulle speculazioni che a volte determinano una crescita indiscriminata di impianti che non tengono conto delle caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche dei territori in cui vengono installati, come sta avvenendo per le torri eoliche”.

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