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“Make & Share”: piccole Start Up crescono

“Make & Share”: piccole Start Up crescono

18 Aprile 2016 | by Anna Liguori
“Make & Share”: piccole Start Up crescono
Attualità
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L’innovazione è un cambio strutturale del mondo. Ma per innovare c’è bisogno di Idee, Tecnologie e conoscenza. Stinn con il Make &Share si propone quale contenitore capace di intercettare ed alimentare innovazione mettendo a disposizione quanto è stato realizzato e facendo conoscere quello che è possibile realizzare.

Dibattiti, confronti esposizioni, guidano attraverso un mondo inimmaginabile che cattura l’attenzione di tutti e riesce a stimolare esperti e non esperti della materia.
Tutto questo a Palazzo Paolo V nel corso della giornata  organizzata dai Giovani Imprenditori di Confindustria nell’ambito del progetto STINN (STartup INNovazione).

“Obiettivo dell’iniziativa odierna spiega Pio Guarino Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Benevento è quello di alimentare l’innovazione e sostenere gli innovatori. Solo attraverso la condivisione delle informazioni è possibile realizzare il knowledge Sharing. Scuole, Enti ed Innovatori insieme possono supportare ed incentivare la nascita e lo sviluppo di innovazione e favorire il trasferimento di tecnologia a supporto del sistema produttivo”

Braccio eletronico“Legare Make & Share al mondo dell’impresa, spiega Antonio Furno, uno dei fondatori del TechCofee – è una vera e propria novità in quanto i veri fruitori dell’innovazione e della nuova tecnologia da essa prodotta, sono gli imprenditori. La possibilità di introdurre sistemi innovativi all’interno della propria azienda rappresenta la leva per garantire un futuro migliore all’interno sistema economico.”

Molte le esperienze messe a confronto, in particolare Giampiero Picerno della Meedarch e del Mediterraneo Fab Lab che traccia un quadro sulle possibilità della progettazione computazionale e della fabbricazione digitale e sulle prospettive occupazionali che la terza rivoluzione industriale offre, in uno scenario che va dai nuovi strumenti di progettazione parametrica, all’uso delle macchine a controllo numerico passando dall’Internet of Things.

È proprio sulla stretta relazione tra i software computazionali, la fabbricazione digitale e i device elettronici che nasce una nuova figura professionale, altamente qualificata che ha l’opportunità di auto-produrre in laboratorio il suo prototipo di progetto, grazie anche agli spazi come i fab lab dove le nuove tecnologie sono sempre più accessibili a tutti, condivise e diffuse e dove si gioca un ruolo chiave nella ricerca, nello sviluppo e nell’ottimizzazione dei processi costruttivi, così come nel campo dell’automazione e la robotica.

Tutto questo è possibile constatarlo soltanto attraverso la presentazione di esperienze e di case history , perché le nuove competenze digitali sono necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro, oggi sempre più flessibile e versatile.

Per Paolo Iasevoli di Evja, la Campania è ricca di Start up che stanno realizzando grandi progetti, e il vero valore aggiunto del fare è farlo sapere. Per questo attraverso lo “share” di Make & Share si ha la possibilità di condividere i progressi fatti nell’Internet of Things applicato all’ogrobusiness.

Lello di Francia Presidente dell’Associazione Bytemotion di Campi Flegrei spiega come è possibile promuove lo sviluppo della tecnologia. In particolare la zona dei Campi Flegrei è ricca di innovatori che trovano in Bytemotion la possibilità di realizzare le loro idee. Insomma una vera e propria palestra digitale attraverso la quale guidare la realizzazione di piccoli progetti.

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