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Infortuni sul lavoro: la media è 20 morti alla settimana, 81 al mese

Infortuni sul lavoro: la media è 20 morti alla settimana, 81 al mese

7 Ottobre 2016 | by Anna Liguori
Infortuni sul lavoro: la media è 20 morti alla settimana, 81 al mese
Attualità
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MESTRE – La tragedia quotidiana delle morti bianche nel nostro Paese viene ben raccontata dalla più recente indagine condotta dagli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail. Da gennaio ad agosto, infatti, sono 651 le persone che hanno perso la vita sul lavoro in Italia. Un numero drammatico che si traduce in una tragica media di 81 vittime al mese, ossia circa 20 alla settimana. Nello specifico, sono 476 gli infortuni mortali rilevati in occasione di lavoro e 175 quelli accaduti in itinere.

L’unico dato positivo è rappresentato dal decremento della mortalità in occasione di lavoro pari al 12,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015.
L’Emilia Romagna, con 58 infortuni mortali rilevati in occasione di lavoro, si mantiene alla prima posizione di questa triste graduatoria. Il Veneto si localizza al secondo posto con 53 vite spezzate, mentre con 50 vittime troviamo, in terza posizione, la Lombardia. Analizzando l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa per macro aree, si evince che è il Sud Italia a registrare il dato peggiore con un indice di 31,1% (per milione di occupati) contro una media nazionale del 21,2%. L’indice nelle altre macroaree non scende sotto il 14,9% registrato al Nord-Ovest.
La tragica classifica provinciale delle morti in occasione di lavoro è condotta, ancora una volta, dalla provincia di Roma, con un totale di 22 vittime registrate.

Il settore economico che registra il maggior numero di morti bianche (64 pari al 13,4% del totale dei casi di morte in occasione di lavoro) è rappresentato dall’Edilizia. Si posizionano al secondo posto le Attività manifatturiere con 55 decessi (pari al 11,6 % del totale).
Gli stranieri deceduti sul lavoro nel periodo considerato sono 71 (il 14,9 per cento del totale) e le donne 31. La fascia d’età più colpita – che costituisce il 33,8 per cento di tutte le morti rilevate in occasione di lavoro – è sempre quella compresa tra i 45 e i 54 anni. Ma l’incidenza più elevata della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa coinvolge gli ultra sessantacinquenni.

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