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Camera di commercio Irpinia-Sannio: la mappa dei rappresentanti

Camera di commercio Irpinia-Sannio: la mappa dei rappresentanti

24 Novembre 2016 | by redazione Labtv
Camera di commercio Irpinia-Sannio: la mappa dei rappresentanti
Attualità
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Il commissario straordinario Luca Perozzi guiderà il processo che porterà alla nascita della nuova Camera di commercio Irpinia-Sannio. Trentatrè saranno le poltrone che andranno a comporre il nuovo parlamentino rispetto alle 22 che attualmente formano i singoli enti.

Ecco la mappa: secondo quanto stabilito col decreto, la ripartizione attribuisce la rappresentanza più consistente alle organizzazioni agricole e a quelle commerciali; ciascuna avrà sei scranni a disposizione; segue l’industria, cui ne andranno cinque. Va segnalato, peraltro, che all’interno dei numeri riconosciuti a ciascuno di questi tre settori “è assicurata – così come recita il decreto commissariale – la partecipazione delle piccole imprese”. Subito dopo, in graduatoria, viene il comparto dei servizi alle imprese, che è cresciuto a tal punto da vedersi assegnati quattro seggi. L’artigianato potrà contare su tre mentre sono due quelli segnalati per il turismo; uno ciascuno, infine, è stato riconosciuto alla cooperazione, ai trasporti e spedizioni, al credito ed assicurazioni e alla categoria che va sotto il nome di «altri settori». Da evidenziare che uno ciascuno ancora toccherà alle organizzazioni sindacali dei lavoratori; alle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori ed utenti; agli ordini ed associazioni, infine, di liberi professionisti. In questi ultimi tre casi, la designazione per sedere in consiglio avviene grazie ad un accordo tra i soggetti che costituiscono ogni singola associazione, dando mandato al rappresentante scelto di agire m nome e per conto loro. È appena il caso di ricordare che sono state sospese tutte le operazioni di rinnovo del consiglio camerale sannita. È chiaro che ora si dovrà esplorare un terreno del tutto nuovo per porsi, in particolare, alla ricerca di criteri con cui costruire le ragioni di una politica comune e, soprattutto, indicare i numeri da riconoscere ed attribuire ai rappresentanti dei due territori.

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