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Clochard morto assiderato, la “rabbia” di Visciano contro Avellino

Clochard morto assiderato, la “rabbia” di Visciano contro Avellino

9 Gennaio 2017 | by Alfredo Picariello
Clochard morto assiderato, la “rabbia” di Visciano contro Avellino
Attualità
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La morte di Angelo Lanzaro, il 44enne di Visciano deceduto per assideramento la notte dell’Epifania nel maledetto gigante malato del Mercatone di Avellino, continua a scuotere l’opinione pubblica nazionale e locale. Ieri anche il Papa ha avuto parole di commozione nei riguardi dei senza tetto che, in questi giorni di freddo, hanno trovato la morte. Molti artisti, come ad esempio Angelo Branduardi, hanno lasciato i loro tristi commenti sui social. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Intanto questa mattina, nel comune del napoletano d’origine del 44enne, si sono celebrati i funerali, nella Collegiata di Visciano, in pieno centro storico. Attorno al feretro si sono stretti i familiari. Ha suscitato abbastanza scalpore l’assenza di rappresentanti del Comune di Avellino. I familiari della vittima hanno tenuto inoltre a precisare che nessun aiuto è mai arrivato dall’amministrazione comunale, cosa che, invece, il sindaco Foti aveva annunciato. “Non abbiamo chiesto nulla al Comune, il sindaco non l’abbiamo mai visto o sentito, e i funerali ce li siamo pagati noi”, precisa una delle sorelle di Angelo. Parole abbastanza dure anche da parte del sindaco di Visciano, Pellegrino Gambardella: “Qui da noi, nel nostro piccolo paese molto coeso, Angelo non sarebbe mai morto”.

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