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Benevento| Ora e sempre Resistenza

Benevento| Ora e sempre Resistenza

25 Aprile 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Ora e sempre Resistenza
Attualità
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“Il ricordo di quei giorni sempre uniti ci terrà”. È un frammento di una canzone scritta da Armando Trovajoli e contenuta ne “C’eravamo tanto amati” di Ettore  Scola. Ed è proprio il concetto di unità che è prevalso nel corteo del 25 Aprile a Benevento dove l’elemento nuovo e certamente pregnante è stato costituito dalla presenza dei ragazzi africani, provenienti da più centri di accoglienza sparsi nella provincia, e che hanno ingrossato le file di un corteo mai stato tanto folto come in questa occasione a partire dagli ultimi anni.

Da noi non ci sono state polemiche e a Piazza Orsini sono convenuti, sotto l’egida dell’Anpi, i sindacati, tornati per un giorno all’unità, rappresentanti dei centri sociali, pezzi consistenti del PD con il segretario provinciale Valentino, Libera, esponenti del mondo della cultura, dell’arte, cittadini. Anche il Comune di Benevento è stato della manifestazione attraverso il vicesindaco Mazzoni. Una bella mattinata, baciata da un sole caldo e permeata dal concetto che dalla Resistenza si parte e non si approda. Si parte alla volta del ristabilimento dei canoni di civiltà e di democrazia che il sacrificio della lotta partigiana ha reso possibile, la fermezza con la quale oggi, più che mai, sia indispensabile costituire quel fronte di valori e di principi che settantanni fa permise di annientare il nazifascismo e che oggi è basilare per sconfiggere nuove e più pericolose forme di intolleranza e di prevaricazione. “L’Europa conosce il rigurgito di sentimenti che nulla hanno a che vedere con i dettami della democrazia”, ha detto dal pulpito ideale di Piazza Matteotti Amerigo Ciervo, che dell’Anpi sannita è il presidente, ” un nemico mortale che si va attrezzando delle armi più sofisticate e perverse di “distrazione di massa”: quella del revisionismo storico che prelude al negazionismo dei fatti”. E quindi memoria storica e testimonianza, come quella del partigiano Giuseppe “Caramba” Crocco da Cusano Mutri, la sua scelta coraggiosa di aderire alla Resistenza, che ha ricordato le terribili giornate successive all’Otto Settembre, la decisione sua e di tanti altri ragazzi del Ventennio di andare sui monti senza alcuna esitazione. Ora e sempre Resistenza, perchè il 25 Aprile sia tutti i giorni a difesa della Costituzione e delle garanzie di libertà che essa contiene.

 

 

 

 

 

 

 

 

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