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Sant’Agata de’ Goti| Addio a zio Pasquale. Custode del centro storico e amico di tutti

Sant’Agata de’ Goti| Addio a zio Pasquale. Custode del centro storico e amico di tutti

5 Agosto 2017 | by Vincenzo De Rosa
Sant’Agata de’ Goti| Addio a zio Pasquale. Custode del centro storico e amico di tutti
Attualità
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Sant’Agata de’ Goti – “Ci sono novità?”. Pasquale Oropallo, zi’ Pascal, me lo chiedeva ogni mattina. Io ero per lui il giornalista e quindi da me voleva le notizie. Era il suo saluto quando lo incontravo lungo i portici di via Roma: lui abitante e custode del centro storico di Sant’Agata de’ Goti. Ma era così per tutti, perché Pasquale salutava tutti e per tutti aveva una domanda, un saluto, uno sfottò. Attraversare il centro storico voleva dire, inevitabilmente, incontrarlo. In inverno o in estate, con il suo giornale sotto il braccio. Comprava quelli nazionali, magari “La Repubblica”, perché le notizie, quelle locali, le raccoglieva in giro, chiedendo.

Quando cresci in un borgo come quello di Sant’Agata de’ Goti ci sono delle persone, dei personaggi, che immagini un tutt’uno con le strade, i vicoli e le piazze. Fanno parte di quell’insieme di ricordi che ti legano ad un luogo. Era stato autista dell’ambulanza dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, quasi un’altra epoca a pensarci oggi che il “San Giovanni” ha i cancelli chiusi ed il Pronto Soccorso si chiama Psaut.

Tutti lo conoscevano , anche grazie al suo mestiere, e lui conosceva tutti. Conosceva anche Bill de Blasio, perché nella casa del nonno del sindaco di New York, don Giovanni de Blasio come lo chiamava lui, Pasquale ci viveva. Lo aveva accolto quando il futuro sindaco di New York era stato le prime volte a Sant’Agata, quando era un ragazzo, non ricopriva ancora cariche politiche e girava per le strade del centro storico nell’indifferenza generale. 

Se ne è andato in un caldissimo agosto: da qualche settimana mancava il suo appuntamento quotidiano con i portici, le botteghe ed i passanti di via Roma. Se ne è andato con il pugno chiuso, come qualcuno ha scritto sui social network tra i tanti commenti che gli amici gli hanno dedicato. Da sempre di sinistra, senza nascondere le simpatie, prima, e le critiche, poi, a Matteo Renzi. Perché poi, la politica, anche quella fatta di correnti e congressi, era il suo argomento preferito.

Questa mattina, in Duomo, l’ultimo saluto. E zi’ Pascal già manca a tutti.

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