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Benevento| Spina verde vandalizzata, Assemblea Popolare: “la colpa è di Mastella e della sua giunta”

Benevento| Spina verde vandalizzata, Assemblea Popolare: “la colpa è di Mastella e della sua giunta”

8 Gennaio 2018 | by Anna Liguori
Benevento| Spina verde vandalizzata, Assemblea Popolare: “la colpa è di Mastella e della sua giunta”
Attualità
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“L’ennesima vandalizzazione dell’auditorium della spina verde ha precisi responsabili: Clemente Mastella e la sua giunta cieca ed incapace. Da un anno e mezzo reclamiamo la necessità di aprire quelle strutture al quartiere rispettando la loro destinazione d’uso, da un anno e mezzo reclamiamo la necessitá di coinvolgimento attivo dei cittadini del rione al fine di responsabilizzarli, da un anno e mezzo reclamiamo il coinvolgimento delle realtà di base del quartiere al fine di avviare progetti. In un anno e mezzo questi venditori di fumo hanno fatto credere ai cittadini di aver attivato le telecamere e soprattutto il servizio di guardiania notturna. Bastava affidare ad un poliziotto notturno il controllo di quella struttura, del resto già affidata al conservatorio. Invece hanno raccontato solo balle, non solo non hanno attivato le telecamere, ma non hanno nemmeno avuto la decenza di garantire la custodia notturna. Ancora una volta i cittadini perdono i loro spazi a causa dell’ottusità di amministratori che, pur di non riconoscere il coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini nel processi di gestione degli spazi di comune interesse, solo perche quest’ultimi hanno osato criticarli in passato, preferiscono farli marcire e farli vandalizzare. Lo spazio asilo 31 guarda caso in sette anni non è mai stato vandalizzato, evidentemente perchè, a differenza di Mastella, sappiamo tener cura degli spazi pubblici rendendo i cittadi partecipi della gestione e facendoli affezionare agli stessi. Se questo è il modo in cui questi signori immaginano di custodire gli spazi pubblici, abbandonandoli e facendoli vandalizzare, allora molto meglio continuare ad occuparli offrendo gratuitamente servizi sociali, cultura, aggregazione, crescita ai cittadini. Se questo è il modo con cui il comune sperpera I soldi pubblici, utilizzando molto spesso del resto fondi destinati ai servizi sociali e all’integrazione per fare le festicciole di paese, allora continueremo convintamente a non pagare il comune in modo tale da poter continuare a garantire servizi sociali alla città”.

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