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Benevento| Antirazzismo e antifascismo sempre. Basile: “Benevento città della solidarietà”

Benevento| Antirazzismo e antifascismo sempre. Basile: “Benevento città della solidarietà”

10 Marzo 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Antirazzismo e antifascismo sempre. Basile: “Benevento città della solidarietà”
Attualità
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Un corteo antirazzista e antifascista che si è svolto senza problemi quella che è partita da Piazza Risorgimento e si è conclusa a Piazza Risorgimento, come vuole las prassi.  Atletico Brigante, Scuola di italiano Oltre Confine, L@p Asilo 31, Federazione del Sociale Usb Benevento e Unione Sindacale di Base. Queste le sigle che hanno dato vita alla manifestazione nei confronti della quale poco o nulla hanno inficiato le provocazioni dell’estrema destra; anche ieri il cartello apparso a via dei Longobardi e la presunta aggressione a via Delcogliano hanno provato a esacerbare gli animi.  “La manifestazione di questa mattina è stata una bella risposta della città agli inquietanti fenomeni di razzismo registrati nelle ultime settimane”, fa sapere Pasquale Basile, secondo il quale Benevento non ha alcuna intenzione  di identificarsi con il vile atto razzista nei confronti del ragazzo gambiano, quello di qualche giorno fa al Rione Libertà.

“Benevento non è solo omertà, di chi sa ma tace”, prosegue il leader del L@p, Benevento è anche solidarieta ed accoglienza come dimostra del resto il lodevole lavoro delle struttura gestite dalla Caritas. “Tra un mese la nostra terra ospiterà il papa, che nonostante i venti di intolleranza e odio continua a sostenere la necessità dell’umanità e dell’accoglienza. Cosa diremo al papa? Che la citta di benevento è la città dei vili atti razzisti, dell’ipocrisia, dell’omertà di chi sa ma preferisce restare in silenzio, la città dove le istituzioni concedono spazi pubblici e legittimita a parlare ad organizzazioni neofasciste? Per un giorno indosseremo i panni dei buon cristiani per poi ritornare a soffiare sul fuoco provando a strappare consensi alimentando le paure delle persone? Ora bisogna decidere da che parte stare una volta per tutte, se dalla parte dell’umanità o dalla parte della barbarie. Ognuno faccia la sua parte”.

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