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Benevento| Stir tra proteste popolari e interessi politici

Benevento| Stir tra proteste popolari e interessi politici

26 Agosto 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Stir tra proteste popolari e interessi politici
Attualità
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Cittadini in strada per chiedere maggiore contezza della situazione che si sta vivendo all’interno dello stir di Casalduni dove i focolai, retaggio del grande incendio dello scorso 23 agosto, sono ancora accesi.

Solerte l’opera dei Vigili del Fuoco accorsi da molte parti della regione e che si sono districati in un contesto reso assai complicato anche da evidenti difficoltà legate alle criticità dei sistemi di sicurezza dello stir stesso. E allora la gente di Fragneto Monforte, Casalduni, Pontelandolfio e di altre cittadine ricadenti nel territorio dell’impianto hanno inscenato una protesta pacifica insieme ai rispettivi sindaci per comprendere come si stia agendo per evitare che i pericoli e i rischi di contaminazione possano mettere a rischio la loro salute, più di quanto non sia già accaduto negli anni di attività dell’impianto. “Siamo cittadini che chiedono risposte dalle istituzioni e invece ci mandano la digos manco fossimo criminali” lo sconcerto di quelli che di domenica mattina si sono assiepati lungo la strada che porta allo stabilimento. La presenza della Polizia è ovviamente una prassi volta a garantire l’ordine pubblico ma la gente vive una situazione di comprensibile e giustificabile timore. Troppi gli interrogativi ancora inevasi. La matrice del rogo, certamente dolosa, chi ha interesse a distruggere lo stir, quali interessi ci celano dietro condotte criminali del genere e soprattutto perchè un disastro del genere, che certamente conterà responsabilità che andranno chiarite tutte, diventi terreno di scontro politico con il supporto mediatico a fare da cassa di risonanza. L’avvicinarsi delle consultazioni provinciali, che interesseranno solo gli addetti ai lavori, genera qualche dubbio circa la genuinità di talune posizioni, al netto dei problemi che sono e restano di gravità assoluta, a destra come a sinistra. In questo contesto appare davvero complicato che la Samte possa vedersi saldato il debito di 7 milioni che, piaccia o meno, pesa come un macigno su tutta la questione della organizzazione della partecipata e quindi sulla giusta manutenzione dello stir. Comuni tutti o quasi morosi e qui le differenze di colore contano molto poco. Solano ha detto di volere sputtanare i sindaci che non pagano e a questo punto ce lo attendiamo ma dovrà chiamare al ludibrio molti sindaci della sua parte e questo, in questo momento, non è ipotizzabile.

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