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Stufe, caldaie, caminetti: in arrivo nuovi divieti

Stufe, caldaie, caminetti: in arrivo nuovi divieti

10 Ottobre 2018 | by redazione
Stufe, caldaie, caminetti: in arrivo nuovi divieti
Attualità
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In determinate regioni, l’inquinamento da riscaldamento domestico è diventato un problema molto serio, che deve essere affrontato in maniera anche drastica. Per questo motivo Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte hanno deciso di imporre nuovi divieti e restrizioni sia per stufe che per caminetti e anche per le caldaie, siano esse a pellet o a legna.

Si tratta di provvedimenti volti a migliorare la situazione e finalizzati ad abbassare i livelli di inquinamento che, come detto, scaturisce anche da quello che è il riscaldamento domestico.

Molto spesso non si pensa a quelli che sono i problemi legati a questa tipologia di inquinamento, che diventano estremamente importanti e presenti nel periodo invernale, quando vengono messi in moto tutti gli strumenti di riscaldamento. Tuttavia, è importante sì riscaldarsi, ma anche pensare all’ambiente e alle conseguenze che un uso sconsiderato e poco congruo di camini, stufe, caldaie e quant’altro ha su di esso.

Ecco, quindi, che da una approfondita riflessione in tal senso è nato un nuovo accordo di programma che mira a migliorare quella che è la qualità dell’aria nella zona specifica del Bacino Padano. Si tratta di un accordo molto ampio, che prevede delle nuove norme anti-diesel tra le tante, ma il fulcro di tutto è la lotta all’inquinamento causato da generatori di calore domestici.

Nel documento firmato dalle regioni di cui sopra, che sono tra le più colpite in Italia dall’inquinamento, si parla di restrizioni molto importanti.

Si parte dai generatori di calore a combustione a pellet. Ce ne sono di diversi tipi e, soprattutto negli ultimi anni, sono una delle soluzioni più apprezzate. Come detto, in alcune regioni del nord Italia, qualcosa sta cambiando. Nello specifico è stato sancito che chi ha in casa propria un impianto di questo tipo deve dimostrare di utilizzare solo ed esclusivamente pellet legale, che rispetti quelle che sono le caratteristiche previste nel documento che si è andato a firmare. È altresì importante dimostrare di essere in possesso di tutta la documentazione necessaria per dimostrare l’origine e le condizioni della caldaia. Infine, è stato sancito un tetto massimo di potenza termica nominale che non può essere sforato.  A tal proposito, se si desidera conoscere tutto ciò che concerne le caldaie a pellet è utile frequentare quelli che sono i portali leader del settore, come CaldaieTop. Qui si trovano i consigli dei migliori esperti per procedere con l’acquisto di uno strumento in linea con quelle che sono le normative, nazionali e regionali, e con dei consumi ridotti rispetto a quelli a cui si è abituati.

Si è parlato di alcune restrizioni che, come è stato chiarito, sono volte a migliorare la qualità dell’aria e ad abbassare quello che è il livello di inquinamento nelle città. Ecco, quindi, che oltre a quelli a pellet, anche i generatori di calore a biomassa legnosa sono sottoposti a specifiche restrizioni e sono considerati validi sono se hanno determinate prestazioni emissive.

Queste sono in linea di massima le novità, anche se ogni regione è stata libera di applicare degli specifici parametri. Non rimane, quindi, che capire in che modo si possa regolarizzare la propria posizione, al fine di non incappare in sanzioni, che possono essere anche molto pesanti.

Grazie a delle comparazioni e a dei consigli per gli acquisti, si potrà avere il massimo e anche un netto taglio in bolletta.

Purtroppo quello dell’inquinamento è un problema che dovrebbe essere risolto anche se, è bene sottolinearlo, è molto difficile. Tuttavia, quelli che sembrano piccoli gesti risultano, invece, essere estremamente importanti. Anche fare attenzione alle emissioni dovute agli impianti di riscaldamento è fondamentale e questo accordo tra regioni è, senza dubbio, solo il primo passo verso la giusta direzione.

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