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“Oasi Zone Umide Beneventane”.Lipu intercetta bracconieri

“Oasi Zone Umide Beneventane”.Lipu intercetta bracconieri

8 Gennaio 2019 | by Maresa Calzone
“Oasi Zone Umide Beneventane”.Lipu intercetta bracconieri
Attualità
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(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO)

Alcuni attivisti della Sezione LIPU di Benevento sono stati protagonisti nell’ultimo fine settimana di un’azione che ha portato alla localizzazione e alla segnalazione alle Forze dell’Ordine competenti di cacciatori irrispettosi delle leggi e dei vincoli di tutela territoriale. Infatti nell’Oasi “Zone Umide Beneventane”, creata dalla Provincia di Benevento nel 2008 e che la LIPU gestisce dall’estate del 2013, si è verificato un grave atto di bracconaggio che ha portato a spaventare e a disperdere numerosi esemplari di cormorano (Phalacrocorax carbo) nel più consistente dormitorio invernale di tutta la provincia di Benevento. Questo uccello acquatico arriva in autunno inoltrato nel Sud Europa per svernare e si disloca sia lungo le coste sia lungo i corsi d’acqua e laghi delle aree interne nutrendosi prevalentemente di pesci. Sul far della sera decine e decine di esemplari si riuniscono su pochi alberi ravvicinati per trascorrere la notte. Il dormitorio a cui si fa riferimento ricade nel territorio comunale di Castelpoto e raccoglie circa 200 esemplari di cormorano oltre a diversi aironi cenerini. Ad un certo punto, però, gli spari dei fucili da caccia hanno terrorizzato i cormorani che si sono involati, e mentre diversi esemplari si sono allontanati dalla zona altri hanno più volte sorvolato l’area del dormitorio senza posarsi di nuovo. Gli spari hanno comunque allertato due attivisti della LIPU, il delegato locale Marcello Stefanucci e Carmine Pucillo, che si trovavano nell’oasi per attività di controllo e monitoraggio e da quel momento in poi è partita la ricerca dei trasgressori, perché, si ricorda, le oasi di protezione sono aree inibite alla caccia, così come previsto dalla Legge n.157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e vengono istituite grazie ai Piani faunistici venatori provinciali (art.10) per essere destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica. Si rammenta che la Sezione LIPU di Benevento è stata, sin dal 2002, la promotrice dell’istituzione dell’Oasi “Zone Umide Beneventane” producendo documentazione particolareggiata che dimostrava la ricchezza faunistica dell’area delle confluenze fluviali e torrentizie del Calore presso la città di Benevento, atti questi che sono stati vagliati dalla Società Sannio Europa, redattrice del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2007-2011 per conto della Provincia di Benevento, portando all’istituzione di questa oasi che protegge la più importante zona umida dell’ambito provinciale insieme a quella del Lago di Campolattaro.  Gli  attivisti della LIPU hanno attentamente osservato con i binocoli il sito per individuare la posizione dei bracconieri,impegnati in una battuta di caccia al cinghiale, (attività che secondo il calendario venatorio 2018-19 della Regione Campania è stata possibile praticare dal 1 ottobre al 31 dicembre) di conseguenza il delegato della LIPU di Benevento ha avvertito i Carabinieri Forestali intervenuti tempestivamente. Su questi fatti la Sezione LIPU di Benevento invierà un esposto al Gruppo provinciale dei Carabinieri Forestale e spingerà per prevedere dei controlli più stringenti nell’oasi, nella speranza di intensificare anche l’attività di vigilanza.

 

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