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Benevento| E Mastella rimpiange Bernacca

Benevento| E Mastella rimpiange Bernacca

8 Novembre 2019 | by Enzo Colarusso
Benevento| E Mastella rimpiange Bernacca
Attualità
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Il sindaco di Benevento Mastella fortemente irritato con i bollettini meteo della Protezione Civile, le cui allerte di colore arancione hanno indotto il Ceppalonico a chiudere per due giorni consecutivi le scuole beneventane di ogni ordine e grado. Quelle segnalazioni si sono rivelate sbagliate e il sindaco di Benevento si è ritrovato oggetto di ironie e sarcasmi a mezzo social cui, va detto, ha replicato con senso dello humor e bonomia. Tuttavia, questa storia delle allerte arancioni “ad cazzum canis” lo hanno indotto, in sede Anci, a chiedere l’intervento dell’associazione affinchè si “dirimessero in modo chiaro e definitivo le questioni derivanti dall’attuale sistema di classificazione”. Il grido di dolore è stato raccolto dal presidente dell’ANCI Campania  Carlo Marino, che ha chiesto alla Regione Campania di convocare un incontro urgente sulle problematiche scaturenti dai livelli di allerta diffusi dalla Protezione Civile regionale. All’incontro, secondo il presidente di ANCI Campania, dovranno essere invitati anche i sindaci e i prefetti dei comuni capoluogo, la Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale e i vertici della Protezione Civile della Regione Campania. Insomma, un vero e proprio “stato generale del meteo” perché Mastella, a cui pure piacciono le battute e gli sfottò, a passare per il santo patrono di studenti dediti a bighellonare e allergici alle aule scolastiche piace ma fino ad un certo punto. Le ultime due topiche lo hanno innervosito oltre ad averlo indotto, anche se solo moralmente, forse, a qualche danza della pioggia ed ora corre ai ripari. Eppure chiusura delle scuole e deiezioni canine, così come le bici lungo il Corso e le sue visite a domicilio rappresentano armi formidabili di “distrazione di massa” che allontanano una cittadinanza assopita dai veri problemi che la sua giunta non riesce, forse, neppure ad affrontare. E se per Enrico IV Parigi val bene una messa, per il Nostro una comparsata su qualche network nazionale fa bene alle sue aspirazioni da grandeur elettorale, della serie: nel bene o nel male l’importante è esserci e lui c’è.

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