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Mastella e la “miomachia”: il 21 derattizzazione generale

Mastella e la “miomachia”: il 21 derattizzazione generale

6 Dicembre 2019 | by Enzo Colarusso
Mastella e la “miomachia”: il 21 derattizzazione generale
Attualità
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Emergenza topi in città. Roditori grossi come i loro classici antagonisti felidi hanno preso a scorazzare in città, si arrampicano sui cancelli delle strade dei quartieri alti, fanno capolino dai tombini aperti coi loro occhietti vispi e la loro proverbiale voracità. Non è un bel vedere e allora Mastella che fa? Riunisce un tavolo a Palazzo Mosti attorno al quale raduna Asia, Asl e Gesesa e pezzi della sua amministrazione per catechizzare tutti e ancorarli alle rispettive responsabilità ed annunciare per il prossimo 21 dicembre una derattizzazione generale in città. Il sindaco non ammette deroghe. In primis le ordinanze concesse solo a chi derattizza prima di appaltare, la questione del McDonald’s, i cui lavori hanno prodotto la fuga di molti topi in direzioni le più varie “ancor l’offende”, e poi la responsabilità di chi è deputato a vigilare. E quindi anche il mondo della scuola, insomma Mastella indice una gara di civiltà. E’acerbo con coloro che danno da mangiare agli animali perchè il topo, sentenzia, è animale estremanente intelligente e sa come fare per soddisfare la sua fame atavica. Senza alcuna vena discriminatoria, va detto, parla di “topi rom”, per sottolineare la capacità di spostarsi dei mammiferi ma avrebbe fatto meglio ad evitare l’accostamento. Il sindaco pone l’attenzione anche sui molti immobili abbandonati, ricettacolo di ogni lordura, regno incontrastato di una fauna molesta, senza però spiegare come indurre i proprietari ad assumersi le loro responsabilità.

Si scontrerebbe con eredità indivise e lunghe vertenze giudiziarie, una vera e propria iattura, e poi ha le casse magre e pensare di rilevare quelle proprietà sarebbe folle. Ceppalonico anche in vena da mattatore, ruolo che gli si addice, ca va sans dire. Invita alla massima attenzione ma anche ad evitare allarmismi estremi ed ingiusitificati, assai attento alla differenza fra topo di campagna e ratto o topo di fogna, meglio noto anche con altra definizione che, nel tempo, ha subito una traslazione allusiva ad attività umane facilmente deducibile.

 

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