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Benevento| Arcidiocesi-Comune, prosegue la guerra delle carte bollate

Benevento| Arcidiocesi-Comune, prosegue la guerra delle carte bollate

25 Luglio 2020 | by redazione
Benevento| Arcidiocesi-Comune, prosegue la guerra delle carte bollate
Attualità
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Come era largamente prevedibile si allarga lo scontro tra il Comune di Benevento e la Parrocchia di San Modesto in conseguenza della diffida prodotta dall’avvocato Boccalone in riferimento ai pregressi vantati dall’Arcidiocesi, di cui è parte San Modesto, in relazione all’asilo nido di Via Firenze. Boccalone, ospite dei nostri studi, spiegò le ragioni dell’Arcidiocesi. Che si sostanziano nel mancato pagamento, ad avviso dell’Arcidiocesi e del legale Boccalone, di altre poste passive successivamente alla dichiarazione del dissesto finanziario e avrebbe quindi utilizzato illegittimamente entrate a destinazione vincolata, violando il principio della par condicio creditorum in forza della sentenza n.49/2015 del Tribunale di Benevento. Catalano e Ambrosio rigettano il portato della controparte e tirano in ballo il Segretario Generale del Comune Cotugno. “Per quanto attiene i presunti pagamenti in violazione del principio della “par condicio credito rum”, come risulta da attestazione a firma del Segretario Generale dell’Ente, si rileva che sono intervenuti pagamenti solo dei debiti finanziati con fondi a destinazione vincolata e, come tali, sottratti al citato principio. Dalla data della predetta nota all’attualità si è inoltre accertato che non sono intervenuti pagamenti di debiti ante dissesto, se non con fondi a destinazione vincolata in base a provvedimenti dei settori competenti. In relazione ai crediti che devono confluire alla massa attiva del dissesto, come tali di competenza della gestione dell’OSL, anche a seguito di riscossione coattiva, giudiziale, stragiudiziale o a mezzo emissioni di ruoli esattoriali, si è accertato che le somme incassate sono accantonate per essere trasferite al citato Organo di liquidazione. Per quanto sopra precisato risultano totalmente infondate le contestazioni riportate nell’atto di diffida che si riscontra e non sussistono i presupposti normativi e di fatto per la richiesta di immediato pagamento del credito vantato dalla Sua assistita, confluito nella massa passiva del dissesto e subordinato alla definizione della relativa procedura”. A stretto giro di posta arriva la controreplica dell’avvocato Boccalone. “L’Arcidiocesi, nella diffida notificata al Comune, assumeva tra l’altro “che quanto innanzi esposto è ancor più chiaro in quanto dalle risultanze contabili risulterebbero incassati residui attivi dal comune di Benevento in nome e per conto della OSL per €. 3.516.016,06 per l’anno 2017 ed €. 11.589.143,42 nell’anno 2018 oltre al fondo cassa per un totale pari ad €. 19.479.122,12; Che dal rendiconto esercizio anno 2017 emerge che il comune di Benevento ha pagato €. 13.556.474,75 di debiti aventi loro genesi ante dissesto e previsione residui pari ad €. 7.553.413,25 per un totale di €. 21.109.888,00 senza che la OSL abbia mai dato assenso o autorizzazione all’incasso né si comprende quali siano le motivazione che hanno consentito il pagamento di debiti non da parte della OSL ma bensì dal comune di Benevento. Rispetto a tali osservazioni e alle tante altre richiamate nell’atto di diffida si pone solo contestazione generica e nulla si dice rispetto ai documenti e alle note richiamate. Ciò lascia presagire la volontà da parte dell’Ente di proseguire in comportamenti non consoni rispetto all’interesse dell’Arcidiocesi e dei creditori tutti del comune di Benevento. Puntualizzo che non corrisponde al vero che “tutti i pagamenti eseguiti afferiscono a debiti finanziati con fondi a destinazione vincolata”. Infatti dalla relazione a firma del dirigente Finanze – dr. Raffaele Ambrosio -, del 4.6.2019 prot.5149, emergeva, ed emerge, che molteplici pagamenti eseguiti dal comune di Benevento andavano eseguiti dall’OSL e tra tanti creditori alcuni venivano pagati con fondi vincolati e numerosi con somme a disposizione dell’amministrazione”. Boccalone annuncia battaglia e che darà ulteriore comunicazione alla Autorità Giudiziaria competente.

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