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Benevento| Mitomane alla Rocca dei Rettori,Di Maria: “Potenzieremo la sorveglianza”

Benevento| Mitomane alla Rocca dei Rettori,Di Maria: “Potenzieremo la sorveglianza”

15 Ottobre 2020 | by Maresa Calzone
Benevento| Mitomane alla Rocca dei Rettori,Di Maria: “Potenzieremo la sorveglianza”
Attualità
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Ieri mattina alla Rocca dei Rettori l’amara scoperta da parte dei responsabili Comicon della mostra di Manara,presa di mira da un malvivente,poi l’identificazione di quest’ultimo. Si tratterebbe di  un romeno di  30 anni, naturalizzato italiano poichè adottato da una famiglia di Montalbano Ionico, in provincia di Matera. C.R. le iniziali dell’uomo che in realtà si trovava  nel Sannio già dal mese di luglio, aggirandosi proprio negli spazi e nei giardini della Rocca Dei Rettori.E proprio la scorsa estate, le addette alle pulizie lo sorpresero una mattina nello studio del Presidente Di Maria, a “risistemare” a suo piacimento la disposizione dei quadri.Di sicuro quello che è accaduto la scorsa notte alla Rocca, è opera di un mitomane o comunque di una persona con problemi comportamentali,certo non è dato sapere cosa lo abbia spinto ad imbrattare le sale con le opere del maestro Manara,con ogni dipo di secrezione corporea,tanto da aver reso necessario l’intervento della Digos.Questa spasmodica “passione” per l’arte,pare si traduca nella mania di dover  spostare le tele inchiodate al muro del palazzo provinciale, ma questo è solo l’aspetto meno grave.L’individuo che ha “attentato” alla salubrità delle stanze espositive,sarebbe in possesso delle chiavi del palazzo,questo pone al centro la questione sicurezza e vigilanza, ma il Presidente Antonio Di Maria ha affermato che si sta già provvedendo al potenziamento dei controlli.Lo scorso 11 settembre,il 30enne  fu allontanato dal luogo e identificato dalla Questura. Ma della serie “A volte ritornatno” si è palesato nuovamente lasciando il segno…che ha costretto alla chiusura della mostra per sanificazione. Fermato ieri da una pattuglia della Volante con la refurtiva,(una macchina fotografica,alcuni gadget della mostra) non sarebbe punibile poichè non colto in flagranza di reato,inoltre alla Rocca non ci sarebbero segni di effrazione, più che aver spostato dei quadri nella stanza del presidente,e paradossalmente anche seguendo una logica artistica e cronologica, l’uomo non si sarebbe  macchiato di nessun reato…resta gravissimo l’affronto alla mostra di Manara,a cui  qualcuno potrebbe trovare la giustificazione nella sindrome di Stendhal.

 

 

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