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Anche ad Avellino didattica in presenza sospesa, l’Irpinia dice no alla riapertura delle scuole

Anche ad Avellino didattica in presenza sospesa, l’Irpinia dice no alla riapertura delle scuole

24 Novembre 2020 | by Redazione Av
Anche ad Avellino didattica in presenza sospesa, l’Irpinia dice no alla riapertura delle scuole
Attualità
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L’apertura, da domani, delle scuole dell’Infanzia e della prima elementare in Campania, per il ritorno alla didattica in presenza, non è stata bene accolta da moltissimi primi cittadini irpini. E loro, visto che la nuova ordinanza di De Luca ne da la facoltà, hanno già adottato misure più severe, formalizzando ordinanze di sospensione delle lezioni frontali. Una decisione dovuta a più fattori: innanzitutto l’andamento epidemiologico dei contagi nei loro comuni, il numero residuale dei tamponi antigenici effettuati, solo 2.119, in tutta la provincia, che rispecchiano un campione troppo esiguo rispetto alla platea dei diretti interessati per essere rappresentativo, e l’approssimarsi del 3 dicembre, quando la Campania saprà se resterà “zona rossa” o vedrà una riduzione dei divieti passando ad un’altra colorazione.

Già nota la contrarietà a ripartire in questa fase da parte di tanti centri come Ariano, Grottaninarda, Mirabella Eclano, Montella, Monteforte, Mercogliano, Montoro e Solofra. Oltre ad un grosso pezzo dell’Alta Irpinia e della Baronia, l’intero Mandamento Baianese, i paesi della Valle Caudina e del Serinese. Tutti manterranno la sospensione della didattica in presenza con scadenze variegate che vanno da sabato 29 e fino al 9 dicembre.

A questi si sono aggiunti anche il Comune di Avellino e quello di Atripalda. Per il sindaco Gianluca Festa e il suo collega Geppino Spagnuolo, infatti, le aule resteranno off-limits fino al 29 novembre. Nei giorni precedenti a tale data, in assenza di altre ordinanze della Regione, si effettuerà una nuova valutazione in base allo sviluppo epidemiologico e ai risultati del nuovo screening dedicato alla scuola che da oggi si occuperà di insegnanti, personale scolastico, alunni e familiari delle restanti classi delle elementari e della prima media. La decisione, dunque, arriverà solo dopo questa ulteriore analisi.

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