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Benevento| Una gru in paradiso

Benevento| Una gru in paradiso

12 Febbraio 2021 | by Enzo Colarusso
Benevento| Una gru in paradiso
Attualità
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La classe operaia va in paradiso, recitava un titolo di un film di Petri. Dove è finita la classe operaia? E’ finita al macero con la precarietà del lavoro, in molti  casi con la distruzione della certezza del diritto al lavoro su cui si fonda la Carta costituzionale che governa la Repubblica. Antonio De Ianni è morto ieri in un terribile incidente stradale. Era uno di quelli che non si era mai rassegnato al deserto dei diritti che ha sostituito il rispetto della prerogativa principe di ogni essere umano. Dall’alto di una gru, sulla quale si era issato insieme ad altri temerari, o in bilico su di un davanzale così come per strada, Antonio e gli altri degli ex consorzi rifiuti non hanno mai accettato di essere carne da macello al servizio della deregulation e della privatizzazione del servizio pubblico e meno che mai hanno accettato il manto della copertura politica del notabile di turno chiedendo  a gran voce il mero rispetto dei diritti. INVANO. Il rimbalzo delle responsabilità è la barra a dritta dei rapporti che viggono oggi tra lavoro e capitale o lavoro e istituzioni. Del riassorbimento di quei lavoratori, così come di quelli della Samte, tanto per fare un esempio, non interessa nulla a nessuno, va detto, e nessuno ha mai considerato il dramma di chi lotta per svangare una situazione di estremo disagio. Meno che mai in una città classista e papalina come Benevento dove l’eccentricità di quelle proteste destava “sconcerto” se non aperto fastidio, anche tra i meno abbienti avvinghiati al desco dei loro padroni. Antonio si è assicurato il pane facendo altri lavori ma fino all’ultimo ha visto tradito il rispetto per la sua condizione. Di lui ricorderemo il sorriso bonario, ma anche amaro, la tenacia, il coraggio, la simpatia. E diuturna sarà la nostra attenzione massima alle lotte: è il minimo che si possa fare per tenerne vivo il ricordo.

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