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Avellino| Sperimentazione vaccino ReiThera al “Moscati”, arruolati 50 volontari: partite le somministrazioni

Avellino| Sperimentazione vaccino ReiThera al “Moscati”, arruolati 50 volontari: partite le somministrazioni

24 Marzo 2021 | by Redazione Av
Avellino| Sperimentazione vaccino ReiThera al “Moscati”, arruolati 50 volontari: partite le somministrazioni
Attualità
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Sono circa 50 i volontari che sono stati arruolati per la sperimentazione del vaccino ReiThera presso l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, individuata tra i 27 centri clinici (26 in Italia e uno in Germania) per partecipare alla seconda fase dello studio.

Centinaia le richieste di adesione pervenute nei giorni scorsi da tutta Italia all’infettivologo Sebastiano Leone, referente per la sperimentazione, il quale, dopo aver verificato il possesso dei requisiti di inclusione, ha convocato per questo pomeriggio i primi 9 volontari e per sabato prossimo tutti gli altri soggetti idonei, alcuni dei quali residenti nell’Avellinese.

Le dosi di vaccino e di placebo per avviare la sperimentazione sono state consegnate questa mattina. E dalle ore 15 di oggi, in ambiente protetto e alla presenza di personale sanitario con specifiche competenze, si stanno effettuando, in coordinamento con la Farmacia ospedaliera, le prime somministrazioni.

La fase dello studio che vede coinvolta l’Azienda Moscati è di tipo randomizzato controllato: i partecipanti vengono assegnati in modo casuale a diversi gruppi, di cui uno solo sperimentale che riceve il trattamento, mentre gli altri sono di controllo/confronto. Nello specifico, i soggetti arruolati hanno la possibilità di circa il 66% di ricevere la dose di vaccino. Su tre volontari, infatti, uno riceverà due dosi di vaccino (a distanza di 21 giorni), un altro una dose di vaccino e una di placebo e il terzo due dosi di placebo. L’assegnazione ai diversi gruppi è centralizzata e stratificata secondo criteri predefiniti e né i volontari né gli sperimentatori sapranno il gruppo di assegnazione (studio cosiddetto “a doppio cieco”).

I risultati registrati da ciascuna struttura saranno successivamente raccolti ed elaborati a livello centrale: l’obiettivo è produrre quanto prima il primo vaccino anti-Covid made in Italy.

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