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Benevento|Oncologia medica al Fatebenefratelli: nuovi modelli organizzativi

Benevento|Oncologia medica al Fatebenefratelli: nuovi modelli organizzativi

25 Marzo 2021 | by Redazione Bn
Benevento|Oncologia medica al Fatebenefratelli: nuovi modelli organizzativi
Attualità
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L’Oncologia Medica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento ha da sempre  cercato di associare, ad una attività assistenziale costantemente crescente, l’implementazione di nuovi modelli e nuove esperienze  organizzative, con lo scopo di migliorare da un lato la propria  performance, dall’altro l’outcome dei pazienti che si rivolgono ai suoi  specialisti.

Tutto ciò, afferma il dott. Antonio Febbraro, responsabile dell’Unità operativa di Oncologia, è reso possibile non solo grazie all’impegno ed al valido supporto dei miei collaboratori (dott.ri Corbo, Spagnoletti, Campagna), ma grazie soprattutto alla  forte spinta che  ci viene data costantemente  dal nostro Padre Priore  Fra Gian Marco Languez, dal  Direttore Amministrativo Giovanni Carozza, e dal Direttore Sanitario Giovanni Guglielmucci, i quali ci ricordano, quotidianamente, che l’unico vero scopo del nostro operato  è quello di offrire ai nostri pazienti i migliori percorsi assistenziali e le migliori terapie , utilizzando sempre le migliori possibilità che il progresso ci offre.

Da questa base nasce la ricerca di una continua progettualità messa in campo dall’Unità Operativa Complessa di Oncologia del Fatebefratelli, prima tra tutte , sottolinea Febbraro, la rete cooperativa assistenziale che, coordinata  da  questa Unità, vede coinvolte diverse strutture cliniche accreditate della Regione Campania; questa rete  ha lo  scopo di creare un percorso unico  e condiviso   che, partendo  dalla  discussione  multidisciplinare del caso clinico, affronta collegialmente tutte le varie tappe  diagnostiche e terapeutiche  che il caso richiede.

Questa rete vede coinvolte altre importanti  realtà superspecialistiche, come il Servizio di Radioterapia UPMC ( University of Pittsburgh Medical Center ) ed il polo tecnologico dell’IRCCS Neuromed .

E’ noto, come afferma Antonio Febbraro, che per migliorare l’outcome del paziente neoplastico , l’unico strumento idoneo è rappresentato dall’approccio multidisciplinare; solo grazie a questo approccio oggi siamo in grado di  offrire a tutti i pazienti che afferiscono ai nostri  centri  le migliori opportunità  diagnostiche e terapeutiche allo scopo di  migliorarne  la prognosi .

Altro progetto in corso nell’U.O.C di Oncologia dell’Ospedale Fatebenefratelli è il  Patient Support Program (PSP),  un servizio disegnato con lo scopo di aiutare le pazienti affette da carcinoma mammario metastatico  e i caregivers ad ottenere la miglior esperienza possibile dal trattamento terapeutico.

Tale progetto si basa sui seguenti  punti :

•               Educazione sulla patologia e sulla terapia

•               Motivazione e controllo sulla compliance

•               Supporto logistico ed emozionale

•               Supporto nel monitoraggio

•               Ottimizzazione delle visite nel centro

Quest’ultimo punto è particolarmente importante alla luce dell’attuale contesto pandemico, che rende necessario ridurre al minimo la presenza dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie.

Infine è stato approvato, qualche giorno  fa,  un progetto di telemedicina che ha come obiettivo principale quello di digitalizzare esperienze cliniche tra i vari centri.

Questo progetto, dopo una prima fase di warming-up  e di perfezionamento della piattaforma informatica, sarà operativo a partire dal mese di luglio.

Si vuole infine evidenziare che, a febbraio, sono stati inaugurati  nuovi spazi all’interno del Day Hospital, alcuni per far fronte all’aumentato numero di accessi giornalieri per i trattamenti antitumorali, altri destinati invece all’intrattenimento dei pazienti prima e dopo le terapie, con percorsi protetti a rispetto delle misure antiCovid e con accoglienza gestita dai volontari del progetto InformaCancro dell’AIMAC.

Il nostro obiettivo, conclude Febbraro, è quello di mettere al centro del nostro operato il paziente oncologico, in sintonia con la vera mission dei nostri Ospedali.

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