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De Luca: “Senza rigore tra due settimane sarà zona rossa”

De Luca: “Senza rigore tra due settimane sarà zona rossa”

30 Aprile 2021 | by redazione Labtv
De Luca: “Senza rigore tra due settimane sarà zona rossa”
Attualità
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Se immaginiamo che zona gialla significa fare la ricreazione e la movida irresponsabile, nel giro di due settimane diventiamo non zona arancione, ma zona rossa”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. “E’ bene parlarsi con brutale chiarezza – ha aggiunto DE LUCA – quello che succederà dipenderà dal 50% dai nostri comportamenti, per l’altro 50% dalla campagna di vaccinazione. Non abbiamo da sperare da altri o da
altro, il futuro dipende da questi due fattori: rigore nei comportamenti e campagna di vaccinazione da completare. Se ci manteniamo responsabili noi avremo un’estate di liberazione ed è quello a cui stiamo puntando”.

Vaccini. La Campania è l’ultima regione in Italia nella ripartizione dei vaccini. Ad oggi, nonostante una tuta
mimetica su un paio di anfibi vaghi per l’Italia, tolgono a 211mila cittadini campani il vaccino a cui avrebbero diritto”. ironizza De Luca  facendo così riferimento, senza nominarlo, al commissario di governo per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. “E’ uno scandalo che continua  una vergogna nazionale. Qualcuno ha qualcosa da dire in questo benedetto Paese nel mondo dell’informazione, dell’intellettualità, del pensiero meridionalista, delle persone che hanno rispetto per la Costituzione o semplicemente serie? Come si può tollerare che alla regione con la più
alta densità abitativa d’Italia vengano tolti 211mila vaccini nel silenzio generale? Nell’ambito di questo furto, prosegue il sotto furto che riguarda il vaccino Pfizer e il vaccino Moderna: per questi due vaccini, la Campania è l’ultima nelle consegne. Nonostante tutto questo credo di poter dire che, nel contesto determinato, e avendo
15mila dipendenti in meno rispetto all’Emilia e al Veneto che hanno milioni di abitanti in meno di noi, abbiamo raggiunto obiettivi straordinari che ci collocano al primo posto in Italia per i due dati più significativi, cioè numero di posti occupati nelle terapie intensive e persone decedute per Covid”.

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