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Vaccini, De Luca: aprire a 40enni? Qui ancora mancano dosi

Vaccini, De Luca: aprire a 40enni? Qui ancora mancano dosi

13 Maggio 2021 | by redazione Labtv
Vaccini, De Luca: aprire a 40enni? Qui ancora mancano dosi
Attualità
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Con l’apertura delle vaccinazioni ai 40enni, “oggi avremmo dovuto avere piu’ vaccini di altri, ma se ne sono dimenticati”. Nel suo intervento all’ospedale Sant’Anna di Caserta, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lancia l’ennesima stoccata al generale Francesco Paolo Figliuolo e al Governo. “Ieri il commissario nazionale ha detto apriamo ai 40enni – ragiona – se nelle altre regioni, come Liguria, Veneto ed Emilia, vi erano piu’ 80enni e 70enni, quando arriviamo ai 40enni vuol dire che ce ne sono di piu’ in Campania”. De Luca parla di “guerra quotidiana” per ottenere la stessa percentuale di dosi degli altri e ribadisce che, mentre si va avanti con le fasce d’eta’, continuano a mancare i vaccini.

Noi abbiamo fatto delle cose come la vaccinazione delle isole – spiega – anche non rispettando alcuni criteri demenziali dati dal commissario nazionale. Ma ricordo che in CAMPANIA dobbiamo fare almeno nove milioni di somministrazioni. Ogni mattina sento che arrivano tre, dieci, 50 milioni di vaccini. Almeno state zitti e diteci quelli realmente arrivati, non quelli che dovrebbero arrivare”. Se le dosi arriveranno nei tempi e nelle quantita’ previste, l’obiettivo per la CAMPANIA e’ quello di vaccinare “il 70% dei cittadini entro l’estate”. Ma – segnala De Luca – ancora oggi siamo a 200mila vaccini in meno rispetto a quelli che dovremmo avere”. Il ‘governatore’ si sofferma anche sui criteri per la definizione delle zone di rischio, che ha piu’ volte criticato.
“Sono d’accordo sulla modifica – argomenta – l’Rt non puo’ essere l’unico parametro. Ma bisogna fare molta attenzione, perche’ quando si cambiano i criteri mi viene il dubbio che
qualcuno voglia costruire un vestito a misura degli interessi di altri territori e non per la CAMPANIA”. Va bene la modifica, dunque, ma va considerato come “fattore importante il livello di occupazione delle terapie intensive e della degenza”.

Dall’ospedale di Caserta, De Luca lancia infine un avvertimento: “Non dovra’ capitare mai piu’ che ci sia anche solo un euro di deficit nella gestione del bilancio sanitario – dice – basta un
euro e ritorniamo nel calvario del commissariamento. L’ho detto ai direttori generali, neanche un euro di deficit, anche a costo di chiudere i reparti”

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