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Altrabenevento e la Massoneria: problema politico tutt’altro che secondario

Altrabenevento e la Massoneria: problema politico tutt’altro che secondario

27 Maggio 2021 | by Enzo Colarusso
Altrabenevento e la Massoneria: problema politico tutt’altro che secondario
Attualità
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Altrabenevento torna sulla questione della Massoneria, argomento che ha ionteressato con buona pace di qualcuno che lo ha derubricato come cosa secondaria e chi se ne è occupato come voce irrilevante nel panorama informativo locale. L’associazione che fa capo a Gabriele Corona cita se stessa, Il Fatto Quotidiano e noi di Lab TV come uniche fonti che hanno reso pubblico il nome di Alfredo Martignetti all’interno delle liste che compongono le logge, in questo caso la Federico Torre. “Altri giornalisti hanno ripreso la notizia, molti l’hanno ignorata”, dice Corona che fa il nome di due colleghi, di cui omettiamo i nomi per correttezza, uno dei quali però assai censoreo, quasi sempre a sproposito, nei confronti del lavoro altrui, “segnalandola come inutile o strumentale iniziativa di Altrabenevento. I grillini, infatti, hanno finora negato, per statuto, le candidature ai massoni e recentemente hanno presentato un disegno di legge al senato per vietare cariche pubbliche agli iscritti alle logge. Certo l’iscrizione alla logge massoniche non è un reato, ma se determina anche discussioni e scelte politiche, può diventare oggetto di legittima discussione? Benevento, regno della chiesa per otto secoli, vanta una lunga tradizione laica e anche massonica, prima con la loggia Manfredi, poi con la Raffaele De Caro e dal 2006 con la Federico Torre alla quale aderiscono almeno 50 “fratelli”.  Si tratta soprattutto di professionisti, 14 sono avvocati, 11 medici, 7 commercialisti, 3 ingegneri, 1 architetto, alcuni sono commercianti ed imprenditori ma ci sono anche dipendenti pubblici che per legge devono comunicare ai datori di lavoro la loro adesione ad associazioni di qualunque tipo, per verificare eventuali conflitti di interesse. Lo hanno fanno gli iscritti alla loggia massonica di Benevento che sono tenuti al segreto?

Mentre in tutta Italia la massoneria lamenta una crisi di vocazione ed adesioni, soprattutto per le polemiche con la commissione parlamentare antimafia che ha preteso gli elenchi degli iscritti in alcune regioni, nel Sannio le affiliazioni sono in netta crescita e sono recenti. Quindici massoni della Federico Torre (un terzo) si sono iscritti negli ultimi tre anni e agli inizi di quest’anno è sorta addirittura una nuova loggia, denominata Libero Pensiero. L’Oratore (uno dei gradi più elevato tra i massoni) della circoscrizione Campania-Lucania (52 logge) è un beneventano. Crescono quindi i massoni a Benevento, che non è più regno della Chiesa da 170 anni, per bisogno di laicità e libertà, ma c’è una strana regola davvero anacronistica: le donne non possono aderire.

Il Grande Oriente d’Italia, al quale aderiscono le due logge beneventane, si ispirano al trinomio LIBERTÀ – UGUAGLIANZA – FRATELLANZA ma il III principio del Regolamento attuale dispone che “…le persone ammesse come membri di una Loggia devono essere uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona reputazione.” Gli aderenti alle logge massoniche non devono essere schiavi, uomini scandalosi o donne. Nel terno millennio !!

Che ne pensano le consigliere comunali di maggioranza a Palazzo Mosti, la consulta delle donne, Antonella Pepe della segreteria provinciale del PD e poi Marianna Farese, Annamaria Mollica, Danila De Lucia e Sabrina Ricciardi del Movimento 5 Stelle?”

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