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Solofra| No alla chiusura del Pronto soccorso del Landolfi, 2000 persone alla manifestazione

Solofra| No alla chiusura del Pronto soccorso del Landolfi, 2000 persone alla manifestazione

24 Giugno 2021 | by Redazione Av
Solofra| No alla chiusura del Pronto soccorso del Landolfi, 2000 persone alla manifestazione
Attualità
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Secondo gli organizzatori c’erano circa 2000 partecipanti alla manifestazione pro ospedale “Landolfi” di Solofra. Il raduno si è svolto nello spazio adiacente il viale che porta al nosocomio che una delibera di giunta regionale vuole privare del suo pronto soccorso, modificando d’amblée il piano sanitario provinciale senza aver dato nessun preavviso. Per questo motivo tutte le attività della cittadina della concia si sono fermate per l’intera durata della manifestazione. All’appuntamento una trentina di fasce tricolori irpine, i rappresentanti dei comitati cittadini, riferimenti politici e sindacali. Per Michele Vignola e Gianluca Festa una provincia con oltre 400mila abitanti non può avere solo 3 reparti di emergenza. E i tagli, peraltro in epoca covid, non si possono applicare solo alle aree interne.

Netta, poi, la condanna del referente dell’Occhio di Solofra, Gennaro Florio, e dell’ex presidente del Landolfi, quando era ospedale generale di zona, l’ormai 92enne avvocato Giuseppe Famiglietti.

Anche questa volta, ma non c’erano dubbi, assenti i consiglieri regionali Enzo Alaia e Maurizio Petracca che, ormai è evidente, non hanno sposato la causa del territorio solofrano-serinese e con essa tutti i suoi enormi riflessi sullo stesso “Moscati” di Avellino, dove già alle 19, quotidianamente, si crea un affollamento quasi ingestibile. Per il senatore irpino della Lega, Ugo Grassi, il problema non è solo il mantenimento del pronto soccorso ma anche delle eccellenze dei reparti dell’ex ospedale “Landolfi”. Ma il governatore De Luca, anche su questo, a suo dire, non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale.

Il consigliere regionale del M5S Vincenzo Ciampi sottolinea come questa sia una battaglia per il diritto alla salute e come l’attuale classe politica dirigente sia inadeguata.

Da Livio Petitto, poi, la conferma dell’appuntamento di mercoledì con il ministro della Salute Speranza, organizzato dall’onorevole Umberto Del Basso De Caro. Da parte sua una partecipazione doverosa per cercare di intavolare una discussione proficua che possa evitare l’ennesimo depotenziamento di una struttura ospedaliera irpina.

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