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Amore Mio aiutami, Giordano porta a teatro il film di Sordi

Amore Mio aiutami, Giordano porta a teatro il film di Sordi

8 Novembre 2021 | by Enzo Colarusso
Amore Mio aiutami, Giordano porta a teatro il film di Sordi
Attualità
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Parte la tournée di Amore mio aiutami, la nuova commedia di Renato Giordano con Maurizio Micheli e Debora Caprioglio, prodotta da “La Pirandelliana”, che debutta il 12 novembre al Teatro Dehon di Bologna ed in scena in tutta Italia. Liberamente ispirato alla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, da cui il film del 1969 diretto da Alberto Sordi e interpretato da Alberto Sordi e da Monica Vitti, Amore mio aiutami è la classica commedia all’italiana degli anni 60. La vicenda è grottesca ma (tragicamente) potenzialmente reale. La trama è famosissima. Renato Giordano, patron di Città Spettacolo e regista di questa piece ci introduce nella storia che Sordi e la Vitti interpretasrono suil set e Micheli e la Caprioglio ripropongonmo in teatro.

“Raffaella e Giovanni sono sposati e innamorati. Lei però inizia a provare attrazione per un altro uomo e gioca la carta della sincerità per tentare di salvare la propria relazione col marito, purtroppo con risultati disastrosi. È una strana storia, Amore mio aiutami. Sembra un pamphlet sul mutamento dei costumi e dei valori di una Italia stanca di vecchie ipocrisie e desiderosa di nuove sensazioni, preferibilmente forti. Giovanni, il nostro protagonista, racconta il suo disagio per il repentino e un po’ incomprensibile mutamento delle relazioni umane e dei sentimenti basati sull’ostinazione, non sempre giusta, della verità a tutti i costi. Cosi si trova ad affrontare le difficoltà e l’ipocrisia di una coppia che vuole aprirsi, farsi moderna, entrare nel tempo che vive senza avere la cultura e il distacco necessario affinché questo accada. Una storia sempre attuale come l’amore, l’amore che inesorabilmente si evolve, muta, cambia senza tener conto di niente e di nessuno, amore che attraversa tutto e tutti, sempre alla ricerca di una passionalità nemica delle abitudini. Una regia pulita e lineare, senza sottolineare o prendere questa o quella posizione, lo spettatore sarà portato per mano in una apparente favola che in realtà rappresenta la vita di tutti i giorni”.

 

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